Nell’ambito dei quotidiani controlli eseguiti sulle attività commerciali che erogano servizi connessi all’emergenza epidemiologica, la Guardia di Finanza di Salerno, in collaborazione con Funzionari dell’Azienda Sanitaria Locale, ha eseguito un intervento nei confronti di un centro medico di Montecorvino Pugliano che offriva la possibilità di effettuare test per la diagnosi del Covid-19.
La verifica delle Fiamme Gialle è stata avviata sulla base delle segnalazioni di alcuni clienti, insospettiti dal fatto che, a fronte delle prestazioni ricevute, non gli fosse stata rilasciata alcuna documentazione di tipo fiscale o sanitaria.
Già dai primi risultati investigativi è così emerso un significativo fenomeno evasivo, dal momento che il rapporto tra la fatturazione ed il numero di test diagnostici svolti è risultato palesemente non proporzionale. Una volta recatisi sul posto, i finanzieri, con l’ausilio del personale del Dipartimento di Prevenzione/Servizio Igiene Pubblica dell’ASL, hanno potuto verificare che le irregolarità commesse andavano ben oltre l’aspetto di natura fiscale. Il titolare del centro, infatti, non è stato in grado di esibire le certificazioni necessarie sulla conformità della struttura alle prescrizioni imposte dalla normativa regionale di settore. Circostanza, questa, di cui è stato prontamente informato il sindaco del Comune di Montecorvino Pugliano, Alessandro Chiola, autorità sanitaria competente a livello locale, il quale, dopo aver notificato la diffida alla prosecuzione dell’attività illegalmente intrapresa, ha provveduto a sospenderne l’esercizio e avviato l’iter amministrativo per la sua cessazione completa.
Nel corso degli accertamenti, le Fiamme Gialle hanno inoltre scoperto che tre dei quattro dipendenti addetti alla materiale esecuzione dei tamponi erano assunti completamente “in nero”, essendo risultati privi di una regolare posizione contrattuale.