La Guardia di Finanza di Salerno, su disposizione di questa Procura della Repubblica, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Salerno — Sezione Riesame, nei confronti di una ex dipendente delle Poste Italiane, in qualità di direttrice, nonché unica impiegata di un ufficio postale di Aquara.
La donna carpendo la buona fede di piccoli risparmiatori si è appropriata nel tempo della ingente somma di 266mila euro.
In particolare, l’indagata ha compiuto negli anni continue operazioni illecite e fraudolente su libretti di risparmio e buoni fruttiferi postali che hanno portato al depauperamento e, in alcuni casi, al completo svuotamento dei depositi intestati perlopiù a persone anziane ovvero in gravissime condizioni di salute, le quali avevano poca familiarità con la gestione di rapporti finanziari e postali dematerializzati, di cui l’infedele dipendente ha cinicamente approfittato.
In un caso è emerso che la direttrice dell’Ufficio Postale ha eseguito operazioni post mortem di un correntista relative alla gestione di un prodotto finanziario con conseguenti appropriazioni illecite compiute su libretto postale dematerializzato e sul conto corrente intestati alla persona deceduta.
L’esecuzione della misura cautelare giunge al seguito della pronuncia di accoglimento all’appello proposto dal P.M., avverso l’ordinanza di rigetto di applicazione di misura cautelare personale emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno lo scorso 12 luglio.
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato nell’interesse dell’indagata sancendo cosi l’esecutività dell’ordinanza cautelare oggi eseguita.
– Claudia Monaco –