Continuano le attività e le operazioni per debellare la Peste Suina Africana in provincia di Salerno e in Campania.
La Zona Rossa riguarda i comuni di Sassano, Casaletto Spartano, Montesano sulla Marcellana, Casalbuono, Buonabitacolo, Sanza, Padula, Caselle in Pittari. Il 20 maggio di un anno fa furono trovate nella Foresta Cerreta-Cognole le prime 5 carcasse positive di cinghiali. Nel corso dell’anno sono stati trovati ben 6 allevamenti familiari che detenevano suini domestici non identificati, circa trenta capi, comprese 3 scrofe.
L’ultima carcassa di cinghiale positiva è stata trovata a Buonabitacolo il 15 maggio scorso nella Zona di restrizione II, grazie all’azione di sorveglianza passiva da parte dei GOT (Gruppi operativi locali) e dei Servizi Veterinari Locali. Al fine di ridurre i casi continua l’attività di depopolamento dei cinghiali con l’abbattimento da parte dei bioregolatori e con le catture dei cinghiali sia in Zona restrizione I che II (il servizio è Coordinato dal referente Regionale PSA GOT Regionali CRIUV e GOT locali – ASL Salerno).
L’azione di verifica e di controllo del CRESAN (Centro Regionale Sanità Animale) e dei Servizi Veterinari, supportati dai Carabinieri del Nucleo Forestale di Montesano, riscontra nuovi casi di detenzione di suini familiari privi di identificazione e quindi di tracciabilità. L’ultimo caso si è verificato sabato scorso a Montesano sulla Marcellana, nella frazione di Magorno, dove è stato trovato un allevamento familiare con 3 suini magroni di circa 50 kg detenuti illecitamente. Come disposto dall’Ordinanza del Commissario straordinario alla Peste Suina, gli animali sono stati posti sotto sequestro sanitario e oggi si procederà all’abbattimento.
I Servizi Veterinari locali con i medici veterinari dei Centri di riferimento regionali del CRESAN e del CRIBBAN (Centro di Riferimento regionale per la Biosicurezza, il Benessere Animale ed il contrasto al Maltrattamento) continuano a verificare le condizioni della biosicurezza negli allevamenti suini domestici commerciali.