Nel giorno in cui si è celebrata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne l’avvocato di Sassano Nicola Pellegrino, noto penalista del Foro di Napoli, si è trovato in aula a difendere la vittima di una violenza sessuale di gruppo aggravata. Si tratta di un procedimento balzato agli onori delle cronache nazionali perchè tra gli imputati figura Antonino Pizzolato, campione olimpico di sollevamento pesi a Tokyo e a Parigi.
Pizzolato è stato rinviato a giudizio dal Gup del Tribunale di Trapani insieme ad altri tre suoi amici. La vittima è una 29enne finlandese, assistita dall’avvocato Pellegrino, che due anni fa si trovava in vacanza in Sicilia con due amiche. Gli abusi, secondo l’accusa, sarebbero stati commessi in gruppo dall’atleta e dai tre amici nel luglio del 2022. L’udienza di ieri ha visto la drammatica deposizione in aula della giovane donna che ha ricordato la notte in cui sono accaduti i fatti contestati in aula.
La 29enne a causa dell’alcol non sarebbe stata lucida e ha raccontato di aver seguito i ragazzi italiani nel residence dove alloggiava uno di loro. Una volta arrivati in camera, sarebbe stata costretta ad avere rapporti sessuali con tutti e quattro fino a quando li ha supplicati di smettere e di farla andare via. Il giorno seguente ha trovato il coraggio di denunciare tutto alle Forze dell’Ordine che in questo modo sono riuscite in breve tempo a risalire ai quattro, tra cui il campione olimpico. A loro la Procura contesta le aggravanti di aver commesso il fatto “su persona con un autocontrollo limitato e in stato di torpore e di inibizione mentale tale da impedirle di respingere con energia gli atti di violenza”.
Fondamentale sarà il lavoro messo a punto dall’avvocato di origini valdianesi che ieri era presente in aula a Trapani insieme alla sua assistita.
“Si è svolta una significativa udienza nell’ambito del processo per violenza sessuale in cui difendo una giovane donna finlandese, vittima di un atto gravissimo che ha segnato profondamente la sua vita. Durante l’udienza sono state ascoltate la stessa vittima e alcune sue amiche, sempre di origini finlandesi, che hanno fornito testimonianze chiave. Le dichiarazioni rese in aula sono state particolarmente toccanti, spesso interrotte da pianti e da momenti di profondo dolore. La vittima, con grande coraggio, ha confermato quanto già dichiarato durante le indagini, mostrando una coerenza che non lascia spazio a dubbi sulla sua integrità e sulla veridicità del suo racconto. È un esempio di forza e determinazione che merita il massimo rispetto e la massima attenzione da parte della giustizia” spiega l’avvocato Pellegrino contattato dalla nostra redazione.
“Non posso non sottolineare il simbolismo del fatto che questa deposizione si sia tenuta proprio nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – prosegue -. È una coincidenza che ci impone di riflettere. Questo processo non è solo una battaglia per la giustizia di una singola persona, ma è un monito per tutte le donne che hanno subito o subiscono violenza, affinché trovino il coraggio di farsi avanti, di denunciare, di chiedere aiuto. Come legale della vittima, mi sento in dovere di ribadire con forza che la violenza contro le donne non è solo un crimine contro una persona, ma una ferita aperta per tutta la nostra società. Ogni atto di violenza mina i principi fondamentali di dignità e libertà su cui si fonda una comunità giusta. Non c’è spazio per l’indifferenza o il silenzio: è nostro dovere, come individui e come collettività, sostenere le vittime, garantire giustizia e lavorare per un cambiamento culturale che estirpi ogni forma di abuso e discriminazione“.
Infine, una speranza da parte del penalista valdianese: “Confido che la giustizia faccia il suo corso e che venga riconosciuta la verità con la piena tutela dei diritti della mia assistita. Ma oggi voglio anche lanciare un messaggio più ampio: nessuna donna deve sentirsi sola, nessuna voce deve rimanere inascoltata. La lotta contro la violenza di genere è una battaglia che riguarda tutti noi“.