Oggi è stata pubblicata la Relazione annuale DCSA 2024 (dati 2023), che approfondisce la situazione del traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope in Italia, ma non solo, sulla base dei dati e delle informazioni relative al 2023 confrontati con quelli degli anni precedenti e forniti dalle Forze di polizia italiane ed estere, con il contributo delle Organizzazioni internazionali e Agenzie impegnate nell’analisi dei fenomeni legati alla produzione, traffico e consumo di sostanze stupefacenti.
Il documento è stato strutturato in una prima parte nella quale vengono analizzate le diverse tipologie di sostanze stupefacenti, fornendo per ciascuna un quadro di sintesi sull’attività di contrasto svolta ed esaminando le rotte seguite dai narcotrafficanti per trasferire le droghe dai Paesi produttori alle piazze di consumo. Nella seconda parte la Relazione si sofferma sui risultati conseguiti dalle Forze di polizia italiane nella lotta al narcotraffico nel nostro Paese. Dall’esame del fenomeno “droga” appare chiaramente come il carattere di transnazionalità continui ad essere confermato dai risultati delle maggiori operazioni di contrasto da cui emerge l’impiego, da parte dei narcotrafficanti, di nuove strategie operative e la ricerca di rotte alternative per la movimentazione di carichi ingenti da un continente all’altro.
I dati esaminati hanno permesso anche di correlare i danni causati dal traffico di droga con l’aggravarsi dell’instabilità sociale e la devastazione ambientale. Sotto il primo profilo viene rilevato un aumento del tasso di violenza connesso al traffico e consumo di stupefacenti, soprattutto in quei Paesi di produzione e transito dove gli assetti della libera convivenza sono più fragili. Allo stesso modo, il proliferare dell’uso di sostanze di natura sintetica, che causano potenti effetti psicoattivi, oltre ad accrescere i danni per la salute, aumenta il rischio di comportamenti aggressivi e violenti.
In Italia la cocaina continua ad essere la sostanza maggiormente consumata dopo la marijuana. Nel 2023 l’attività delle Forze di polizia nel contrasto agli illeciti penali in materia di sostanze stupefacenti e psicotrope si è tradotta nella conduzione di 20.489 operazioni antidroga (+5,97% rispetto al 2022), di cui il 29,91% nel Sud. Nella distribuzione regionale la Lombardia registra il più alto numero di operazioni seguita da Lazio, Campania e Veneto. I valori minori si rilevano in Valle d’Aosta, Molise e Basilicata.
Con riferimento al tipo di sostanza il valore più alto di persone segnalate all’Autorità giudiziaria per reati di droga è riferibile alla cocaina (13.357 persone ovvero il 48,27% del totale), seguita dall’hashish (7.163 – 25,88%), marijuana (2.662 – 9,62%) ed eroina (1.924 – 6,95%). Sono state 2.115 le donne denunciate, pari a -2,44% (2.168) rispetto al 2022 e al 7,64% del totale delle persone segnalate. Esaminando le fasce d’età, il 29,68% delle persone segnalate ha un’età uguale o maggiore a 40 anni, il 17,74% è tra i 20 e i 24 anni, mentre il 16,48% tra i 25 e i 29. I minorenni sono il 4,5%.
I maggiori sequestri sono stati effettuati nel Sud e nelle Isole, con il 50,89% del totale, e a seguire nel Nord con il 29,44%, nel Centro con il 17,51% e nelle acque internazionali con il 2,16% (pari a circa 2 tonnellate).
Nel 2023 i decessi attribuiti per via diretta ad abuso di sostanze stupefacenti sono stati 227, di cui 191 uomini e 36 donne. Rispetto al 2022, in termini percentuali gli aumenti più consistenti dei decessi si rilevano in Basilicata, Toscana e Sicilia.
Nel 2023 in Campania sono state messe a segno 1.772 operazioni antidroga di cui 230 a Salerno e provincia; 2097 sono le persone campane segnalate per droga (285 nel salernitano); 12 i decessi per stupefacenti di cui 5 in provincia di Salerno.
In Basilicata, invece, sono state compiute 121 operazioni di cui 68 nella provincia di Potenza, con 245 persone segnalate all’Autorità Giudiziaria (126 nel potentino) e 5 decessi per droga di cui 4 tra Potenza e la sua provincia.