La Corte di Cassazione ha confermato, questa sera, la condanna a 10 anni e 4 mesi di reclusione inflitta in primo grado e confermata in appello nei confronti di Gianni Paciello, giovane di Sassano condannato per omicidio colposo plurimo aggravato e guida in stato di ebbrezza dopo aver travolto ed ucciso con la sua auto, il 28 settembre del 2014, quattro ragazzi, tra cui anche suo fratello, davanti al bar “New Club 2000” a Silla di Sassano.
Paciello, guidando a circa 150 km orari nei pressi del senso rotatorio nella frequentata frazione ai piedi di Sassano, uccise sul colpo suo fratello Luigi di 15 anni, i due fratelli Nicola e Giovanni Femminella, di 22 e 26 anni, e Daniele Paciello di 14 anni.
La Suprema Corte ha rigettato il ricorso della difesa mettendo così la parola fine ad una vicenda giudiziaria durata oltre 2 anni. Presenti oggi in aula i legali dell’imputato e quelli delle famiglie delle giovani vittime. Paciello è stato difeso dagli avvocati Natale e Gallotta, mentre per i familiari dei quattro giovani investiti erano presenti gli avvocati Ricciardone, Amodeo, Cartolano,Vita e Di Paola. La discussione è terminata poco dopo le 14, poi la Corte si è ritirata per deliberare l’esito del terzo grado di giudizio oltre che condannare l’imputato al pagamento delle spese legali.
In secondo grado erano stati respinti tutti i motivi d’appello addotti dalla difesa. Quest’ultima aveva contestato la validità dell’alcooltest e degli esami effettuati sul sangue del loro assistito, ipotizzando inoltre un difetto di funzionamento dell’impianto frenante ed un malore.
– redazione –
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