E’ prevista per lunedì 14 dicembre alle ore 10:00, presso il Tribunale di Lagonegro, la pronuncia della sentenza di primo grado che deciderà le sorti di Gianni Paciello, il 23enne che il 28 settembre del 2014 investì ed uccise a Sassano quattro giovani del posto, i fratelli Nicola e Giovanni Femminella e Daniele e Luigi Paciello, quest’ultimo fratello dell’imputato.
L’accusa a carico del 23enne che era stata inizialmente ipotizzata era quella di omicidio volontario poi derubricata a quella di omicidio colposo. A febbraio il GUP aveva respinto sia la richiesta di rito alternativo presentata dagli avvocati Alfonso Giuliano e Gennaro Lavitola, difensori di Gianni Paciello, sia la richiesta di chiamata in causa dell’assicurazione, quest’ultima perché la polizza non era intestata all’imputato.
Erano le 16:35 del 28 settembre 2014, quando Gianni sale in macchina dopo aver salutato la sua fidanzata che lavora in un bar di Silla, diretto probabilmente nel suo locale per andare a servire i suoi clienti, quando decide di portare la sua macchina a 149km orari. Paciello quella domenica non arriva mai al suo bar. Alle 16:35 e 43 secondi il 23enne si trova alla rotonda nella frazione Silla di Sassano, perde il controllo della sua auto e solo un secondo dopo piomba sui tavolini del bar “New Club 2000”, dove muoiono sul colpo i quattro ragazzi.
Ogni particolare di quel tragico incidente è stato registrato dalle videocamere di sorveglianza fatte installare dal Comune, ma la dinamica precisa dell’impatto è stata ricostruita anche dal dott. Carmine Longobardi, esperto nominato dalla Procura di Lagonegro, che ha altresì escluso qualsiasi guasto meccanico del mezzo.
Nel corso del processo, inoltre, gli avvocati di Gianni Paciello hanno ipotizzato che a causare l’incidente fosse stato un malore fisico accusato dal giovane mentre era alla guida.
Attualmente Gianni Paciello si trova agli arresti domiciliari in una struttura protetta messa a disposizione dalla Caritas.
– Giovanna Quagliano –