Domani, lunedì 27 agosto, alle ore 10.30 in Piazza Vittime del Terrorismo a Salerno, con la deposizione di una corona di alloro e un momento di preghiera da parte del Cappellano Provinciale della Polizia di Stato don Giuseppe Greco, si terrà, alla presenza del Questore di Salerno Maurizio Ficarra e delle Autorità Civili e Militari, la cerimonia per ricordare il tragico attentato terroristico che il 26 agosto 1982 provocò in via Parisi a Salerno la morte dell’agente di Polizia Antonio Bandiera, dell’agente scelto Mario De Marco, originario di Roccadaspide, e del Caporale dell’Esercito Italiano Antonio Palumbo.
Nel vile attentato, avvenuto nei confronti di una micro colonna dell’89° Battaglione Fanteria Salerno che dalla Caserma Cascina si recava alla Caserma Angelucci, le vittime vennero barbaramente attinte in un efferato agguato terroristico delle Brigate Rosse. All’incrocio di via Amato con via Parisi due auto con a bordo i terroristi bloccarono il convoglio militare per impossessarsi delle armi da guerra in dotazione ai soldati, riuscendo nell’intento e ferendo gravemente il Caporale Palumbo che aveva tentato di reagire. Una pattuglia della Squadra Volante “113”, allertata dagli spari, accorse immediatamente sul posto. I 4 agenti della Polizia di Stato furono subito fatti oggetto di numerosi colpi di arma da fuoco. L’agente Bandiera, alla guida dell’auto, fu mortalmente ferito, mentre l’agente De Marco, trasportato all’ospedale di Napoli, morì il 30 agosto.
Uomini della Polizia di Stato coraggiosi, eroi, come tanti altri appartenenti alle forze di polizia ed alle forze armate che sono morti per fare semplicemente il loro dovere. La Polizia di Stato, commemorando il loro sacrificio insieme alla cittadinanza, alla presenza dei familiari delle vittime, la vedova dell’agente De Marco e le sorelle dell’agente Bandiera, e di una rappresentanza della Sezione di Salerno dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, intende celebrare la cultura della vita contro la sua negazione per perseguire il dovere della memoria affidando alle nuove generazioni il messaggio di pace che non è soltanto una scelta ideologica ma soprattutto una ineluttabile necessità per la sopravvivenza del mondo.
– Chiara Di Miele –