E’ accusato di calunnia il cubano che destò scalpore a Battipaglia per l’uccisione di numerosi gatti.
L’episodio risale ad alcuni anni fa, tra la fine del 2018 e gli inizi del 2019, quando l’uomo, accusato per l’uccisione dei felini, venne raggiunto da Edoardo Stoppa con le telecamere di Striscia la Notizia.
L’intento di Stoppa era intervistare l’uomo per capire i motivi del gesto compiuto, però, come si legge su “Il Mattino”, il cubano allertò il 113 dicendo che qualcuno stava tentando di forzare la porta della sua abitazione e che l’inviato era armato di mitragliatrice. All’arrivo degli agenti, il “killer dei gatti”, rifiutatosi di rispondere alle domande dell’inviato di Striscia la Notizia finì per aggredirlo con un coltello. Durante la colluttazione rimase ferito anche un agente della Municipale che era intervenuto sul posto.
Dunque, ieri, Stoppa si è recato in aula per deporre la sua versione dei fatti in qualità di persona offesa ed il cubano è stato accusato di calunnia. Il caso della strage dei gatti, invece, è stato archiviato e l’uomo, all’epoca dei fatti e insieme ad un complice, dichiarò che non sapeva si trattasse di un reato e che aveva commesso il gesto per un rito religioso propiziatorio, secondo il quale avrebbe tratto benefici anche con l’uccisione di cani.
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