Non si placano le discussioni in merito ai lavori sulla S.P. 562 del Mingardo a Camerota. Ad intervenire sulla questione i consiglieri del gruppo di opposizione “Uniti per cambiare” Domenico Spiniello, Marina Bagnato, Giada Cusati e Giuseppe Molfese.
“Dopo quattro mesi di attese, silenzi e confusione ripartono i lavori per la messa in sicurezza del tratto di strada S.P. 562 – dichiarano -. Con questo comunicato e con questa notizia speriamo di chiudere definitivamente la triste parentesi che da dicembre vede protagonista Camerota e, data la mancanza di comunicazioni ufficiali da parte del Sindaco e della sua amministrazione, di fornire alla cittadinanza tutte le spiegazioni che merita. Fin dal primo Consiglio comunale su questa vicenda, il gruppo di opposizione ‘Uniti per cambiare’ ha cercato di far notare al Signor Mario Scarpitta che i lavori non erano in linea con le prescrizioni tecniche previste”.
Infatti, secondo l’opposizione mancavano la relazione geologica e i rilievi geostrutturali e geomeccanici necessari per gli interventi messi in atto, “di cui evidentemente non si disponeva e che lo stesso architetto Leone aveva richiesto già a dicembre. Quelle perizie erano necessarie per iniziare e consentire che i lavori proseguissero senza intoppi. Abbiamo fatto dei rilievi mai tenuti in considerazione, pur essendo convinti di quello che dicevamo abbiamo sperato di avere torto per il bene della cittadinanza. Con il passare del tempo, però, i nostri dubbi si sono rivelati fondati. Se in occasione di quel primo Consiglio comunale invece di definirci ignoranti e di accusarci di non saper leggere le carte il Sindaco ci avesse dato ascolto, probabilmente ora non saremmo in questa situazione. Se avesse accettato il nostro invito a convocare un tavolo tecnico queste carenze sarebbero emerse prima e avrebbe avuto tutto il tempo per rimediare. E ancora, se dopo l’incontro in Prefettura, tenutosi dopo il primo stop ai lavori da parte del Parco, avesse seguito una delle due strade che gli erano state indicate anziché continuare ad agire di testa sua, per Pasqua i cittadini avrebbero potuto usufruire della strada… e invece? Niente. I cittadini, gli imprenditori e gli operatori turistici hanno fatto i conti con una Pasqua desolante da parte del Sindaco e dell’Amministrazione, neanche un messaggio di solidarietà, al contrario ai commercianti è stato chiesto di fare ulteriore sacrificio con i cosiddetti ‘ticket dell’accoglienza’. Sindaco, in questi mesi hai dato colpe a destra e manca per scaricare la tua responsabilità su altri, ci hai accusato più volte di essere stati gli artefici del blocco dei lavori e, a tal proposito, stiamo ancora aspettando che ci mostri almeno una delle nostre fantomatiche denunce. La verità è molto più semplice di come tu vuoi farla sembrare e non esiste alcun complotto”.
“Se fin dal primo istante – insiste il gruppo di opposizione – avessi avuto la documentazione in regola, la strada sarebbe stata riaperta in tempi brevi evitando il blocco dai vari enti e il protrarsi di questo enorme disagio e le denunce e gli esposti a cui continui ad aggrapparti non avrebbero sortito alcun effetto. In maniera irresponsabile hai mentito e hai contribuito a creare tra la popolazione un clima di caccia alle streghe e confusione. La testardaggine e la mancata capacità di confronto non sempre pagano, caro Mario Scarpitta! E a pagare le spese di questo tuo sconvolgente comportamento sono stati, purtroppo, ancora una volta i cittadini camerotani, che da un mese a questa parte devono affidarsi a comunicazioni ufficiose e a voci di corridoio per capire quale sarà il loro destino in vista delle prossime festività e della stagione estiva”.
Con una nota protocollata il 25 marzo, inoltre, i consiglieri di opposizione hanno chiesto al sindaco di mostrare ai cittadini informazioni più precise in merito allo stato dei lavori: “Risposte? Zero – tuonano -. Di fronte a tutto questo, la notizia circolata a mezzo stampa della ripresa dei lavori lungo la S.P. 562 ci rallegra. Soltanto dopo quattro mesi verranno eseguiti i dovuti studi geostrutturali e geomeccanici sul costone roccioso, con affidamento e impegno per un servizio di redazione fatto solo in data 6 aprile con l’intervento di rocciatori e personale specializzato e con tutti i permessi e le autorizzazioni del caso. Non poteva essere fatto prima? La strada finalmente potrà riaprire in completa sicurezza. Vuoi vedere, quindi, che alla fine di questa triste storia, i quattro scellerati avevano ragione? Non ci resta – concludono – che augurarci che questa assurda storia finisca al più presto e che chi è responsabile prenda atto dei propri enormi errori”.
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