Il Sole 24 Ore ha stilato la classifica della qualità di vita nelle città italiane. I criteri analizzati riguardano le opportunità per bambini, giovani e anziani. Il podio è stato aggiudicato da Sondrio per i bambini, Gorizia per i giovani e Trento per gli anziani.
La ricerca è stata presentata ieri in anteprima al Festival dell’Economia di Trento fornendo le classifiche che misurano le risposte dei territori alle esigenze specifiche dei tre target generazionali più fragili e insieme strategici, i servizi a loro rivolti e le loro condizioni di vita e di salute.
Gli indici generazionali restituiscono dinamiche ormai consolidate nella distribuzione del benessere territoriale in Italia. Quasi sempre, infatti, le province del Sud si trovano in coda alla classifica (che però nel caso degli anziani è chiusa anche quest’anno da Lucca).
Salerno si posiziona al 90° posto, toccando il 92° nel campo della disoccupazione giovanile, ma sorprende positivamente l’11^ posizione per l’imprenditoria giovanile. Anche per il parametro “quoziente di nuzialità” si posiziona bene il capoluogo campano, ottenendo il 15° posto. Dallo studio si evince che la classe politica si sta svecchiando: Salerno e la sua provincia sono al 39° posto per la presenza di amministratori under 40.
Per la fascia giovanile sono numerose le attrazioni per il tempo libero, infatti per il parametro “bar e discoteche” la provincia salernitana si posiziona al 29° posto.
Si tocca quasi il fondo per le aree sportive presenti nelle città e nei paesi: 107° posto per questa categoria contro il 22° di Gorizia. Si attesta un calo di giovani residenti (-6) che comporta il posizionamento al 91° range.
Bari, Catania, Napoli, Palermo e Roma (98^) registrano i punteggi peggiori. In generale, nonostante un miglioramento delle condizioni, da un lato cala la disoccupazione giovanile (-6,9 nel 2023), diminuiscono anche i canoni d’affitto in rapporto al reddito (-12,2% nel 2024), dall’altro gli under 35 si sposano sempre meno (-3,1% nel 2023) e le imprese con titolari sotto i 35 anni nel 2024 sono diminuite del 3,2% rispetto all’anno scorso.
Calano anche del 2,9% gli esercizi commerciali legati al divertimento e continua a salire l’età media al parto: 32,5 anni nel 2023. Infine, tra gli anziani aumenta il consumo dei farmaci antidepressivi (+2,8%), in salita i geriatri (+1,5%); diminuiscono gli infermieri, calati di circa 10mila unità in un anno (-2,3% oggi rispetto al 2023).