L’Ente del Parco Nazionale del Vallo di Diano, Cilento e Alburni si schiera a fianco del comune di Montesano sulla Marcellana nella nota vicenda stazione elettrica Terna.
Il Presidente Tommaso Pellegrino, ha infatti reso noto che nei giorni scorsi è stata inviata al Ministero dell’Ambiente una nuova istanza in cui si sottolinea l‘incompatibilità dell’opera con il territorio.
Nell’istanza l’Ente chiede infatti che il progetto proposto dalla società romana Terna venga valutato interamente nell’ambito di una nuova procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
“La realizzazione della Stazione elettrica con i relativi raccordi di elettrodotti – si legge nell’istanza – avulsi dalla realizzazione dell’impianto di produzione elettrica da fonti eoliche, determina un notevole impatto ambientale in un’area contigua del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.”
Nell’istanza viene inoltre sottolineato che “l’intervento di realizzazione della stazione elettrica, esteso su un’area di 45 ettari, oltre a determinare un impatto paesaggistico devastante, determina un notevole impatto ambientale. L’area di intervento compreso tra due corsi d’acqua, Pantanelle ed Imperatore, è caratterizzato dalla presenza di vegetazione riparale, habitat naturale ormai raro e da un reticolo idrografico ad elevata densità.”
“La posizione del Parco – ha dichiarato Pellegrino – è dura e netta. Quella centrale determina numerosi problemi paesaggistici e nella tutela della salute dei cittadini. Quest’opera – ha aggiunto – non è compatibile con il nostro territorio e non si sposa con i principi del Parco”.
– Claudia Monaco –
Quali sono le competenze del parco nell’ambito di un territorio al di fuori della delimitazione dello stesso.
presidente pellegrini perche’ non decide pure su cosa succede e fare a ivrea, savona, cosenza.
uno trase re sguncio e se mette re chiatto!!!!!
Il parco ci sta’ affamando, in ultimo le nuove zone rosse dove i proprietari dei boschi possono solo pagare l’imu ma non tagliare un palo per uso familiare.
espropriate e poi potete fare i padroni della roba altrui.
fino a prova contraria in italia esiste ancora la proprieta’ privata.
il pd invece pensa di trovarsi ancora nella ex unione sovietica.
in ultimo complimenti a tutti i super tecnici che a tavolino hanno individuato le zone rosse senza essere mai stati sui luoghi.
tra qualche anno gli alberi secchi e la mancanza di pulizia del sottobosco provocheranno dei veri disastri ambientali grazie a questo parco……. che a distanza di anni non ho ancora visti un solo vantaggio a favore dei cittadini
Se ne è accorto anche Pellegrino che questo MOSTRO non deve essere portato a temine. Con l’occasione voglio ringraziare gli amministratori dell’epoca sempre molto attenti ed “interessati” affinchè lo scempio si realizzasse e con loro tutti gli organi di controllo preposti.