Un nuovo capitolo si è aggiunto alla vicenda stazione elettrica Terna di Montesano.
Ieri, in zona Tempa San Pietro/Pantanelle si è tenuta la verifica e il prelievo di rifiuti effettuati da una ditta specializzata nell’area dove si intende realizzare l’ormai noto progetto.
Un prelievo giunto a seguito di una denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Lagonegro dal Comitato civico “Nessun dorma“, affiancato recentemente dalla neo costituita sezione di “Italia Nostra” Cilento Lucano. Entrambe le associazioni vedono la presidenza di Teresa Rotella.
Una situazione giunta a seguito dell’esondazione del fiume Imperatore dello scorso 30 novembre, che provocò l’allagamento dell’area di cantiere.
“I rischi per la salute dei cittadini derivanti dallo sversamento di rifiuti – spiega Rotella – per ora non meglio identificati, si sono ampliati dopo che il fiume Imperatore è esondato, allagando e espandendo i materiali nelle aree circostanti e nelle falde acquifere sottostanti. Stando al progetto presentato da Terna, le linee aeree dovrebbero correre a meno di 30 metri dell’abitazione più vicina, in sfregio alle norme vigenti che in vorrebbero una distanza di almeno 500 metri tra la stazione elettrica e i suoi elettrodotti e le abitazioni più prossime. Il progetto di Terna, peraltro, si basa su mappe catastali vecchissime, dove nell’area sembra non esservi presenza umana”.
Una battaglia che continua e che ha visto presentare, lo scorso 22 dicembre, un’interpellanza da parte del Presidente della Commissione Ambiente Giuseppe Marinello ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico dove si chiede la sospensione dell’iter autorizzativo del progetto, in considerazione delle numerose criticità e in ogni caso di sottoporlo alla Valutazione d’Impatto Ambientale.
– Claudia Monaco –
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