Un nuovo progetto a ridotto impatto ambientale, presentato volontariamente da Terna al Ministero dello Sviluppo Economico, per la stazione elettrica di Montesano sulla Marcellana in località Tempa S. Pietro. Con la nuova configurazione, adeguata al mutato scenario elettrico che prevede un ingombro delle apparecchiature dimezzato rispetto al progetto originario, sarà possibile, secondo Terna, convertire le aree risparmiate a verde migliorando considerevolmente la vivibilità e la visuale dell’area interessata.
In particolare, la riduzione dell’impatto sul territorio della stazione di Montesano si è reso possibile con la realizzazione dell’impianto in classe 220/150 kV e non più nella classe 380/150 kV come inizialmente previsto. Per garantire una magliatura adeguata della rete e quindi un servizio più efficiente, la stazione elettrica sarà collegata all’esistente linea 150kV “Padula-Lauria” tramite cavo interrato, con impatto quasi nullo sul territorio e alla principale direttrice 220 kV dell’area evitando la costruzione di nuove porzioni di rete.
Lo scorso Maggio, il Comune di Montesano sulla Marcellana, la società Terna e la Regione Campania, avevano avuto un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico al fine di trovare un accordo. La società, nel corso dell’incontro aveva proposto un ridimensionamento dell’opera al quale il comune termale si era opposto, rimandando eventuali trattative all’indomani della chiusura del filone giudiziario.
“La Stazione di Montesano – ha dichiarato la società romana Terna – la cui realizzazione è stata definita prioritaria dallo stesso Consiglio dei Ministri per sostenere e favorire lo sviluppo socio economico dell’area, garantirà maggiore qualità e sicurezza al sistema elettrico della Campania meridionale. Si ricorda inoltre che l’intervento, nel suo complesso, consentirà di collegare alla rete di trasmissione nazionale tutti i produttori di energia da fonti rinnovabili delle aree limitrofe, generando oggi e sempre più in futuro evidenti benefici economici ed ambientali”.
– Claudia Monaco –
Il “RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE” è la conferma di un NON” ridotto impatto ambientale che ci sarebbe stato con la realizzazione del vecchio progetto. Eppure si blaterava che ci sarebbero stati solo vantaggi (come ventilano anche oggi).
Perché dovremmo credere, oggi, a chi non è stato sincero in passato?
Noi non li vogliamo tutti questi “vantaggi” che, così generosamente, vogiono offrirci.
Nelle nostre terre (“arretrate”) ancora vivono i proverbi pregni di saggezza antica: “il lupo perde il pelo ma non il vizio…”.
Infine attenti all’altro detto “I soldi fanno venire la vista ai ciechi…” (Non so perché ho pensato anche a quest’ultimo).
Ma quando la Società Terna ha richiesto l’autorizzazione a realizzare simile sciempio la richiesta era per realizzare un campo di calcio? E’ tutto il tempo occorso per costruire quel che si vede nessuno ma proprio nessuno sapeva?