“Lo stato drammatico in cui si trova la sanità in Basilicata fa presagire un tracollo che richiede una netta inversione di rotta, senza la quale sarà mobilitazione“.
Lo hanno detto, in una nota congiunta, il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, e quello della Fp-Cgil di Potenza, Giuliana Scarano.
I sindacalisti hanno sottolineato che nelle Aziende sanitarie e ospedaliere della Basilicata mancano anestesisti, cardiologi, psichiatri, ginecologi, radiologi, nefrologi e oltre 20 medici dell’emergenza urgenza.
Secondo Summa e Scarano “il governo regionale non può continuare ad evitare il confronto necessario, dovuto e non più procrastinabile, in quanto è a rischio la tenuta del sistema-socio sanitario lucano e in questa crisi ci stanno rimettendo cittadini e lavoratori. Questo è inaccettabile, perché quando si parla di temi come le liste di attesa o esami fondamentali per non morire, cioè dei diritti basilari di un cittadino, non dare risposte adeguate e nei tempi non è solo un problema politico e sociale ma una questione di dignità di chi riveste una responsabilità politica al servizio della comunità“.