Il sindacato FP CIGL Salerno fa sentire la sua voce per il mancato rispetto del verbale sottoscritto dall’Asl a dicembre, nel quale si affermava che i sanitari precari sarebbero stati stabilizzati.
“Lo scorso 23 dicembre l’ASL Salerno ha sottoscritto in un formale verbale l’impegno di stabilizzare il personale precario in possesso dei requisiti dei 18 mesi entro e non oltre il 31 gennaio. – scrivono dal sindacato – Oggi, 1 febbraio, non risulta alcuna delibera di stabilizzazione del personale a tempo determinato. Operatori socio sanitari e lavoratori con molta serietà hanno atteso il 31 gennaio, speranzosi che venissero rispettate fino all’ultimo secondo le tempistiche individuate dalla Direzione strategica nel verbale di dicembre 2022. Questo non è accaduto ed oggi siamo qui a denunciare lo stallo completo di un’Amministrazione che, a differenza di quella dell’Azienda Ospedaliera Ruggi d’Aragona che ha stabilizzato tutti i precari il 31 dicembre scorso, non ha ancora proceduto a deliberare in tal senso“.
I lavoratori precari hanno inviato richiesta di stabilizzazione già a settembre, ma ad oggi ancora nessuna notizia.
“E’ una situazione paradossale a cui la nostra organizzazione sindacale risponderà con durezza e immediatezza. – scrivono Antonio Capezzuto, Segretario Generale della FP CGIL Salerno e la RSU Aziendale Domenico Vrenna, Generoso Forte e Grazia Sorrentino – Le norme consentono alle Aziende di chiudere una lunga stagione di precarietà e non comprendiamo per quale motivo l’ASL Salerno sia ancora ferma. Lo chiedono le centinaia di lavoratrici e lavoratori delle strutture ASL della provincia di Salerno”.
“Cosa bisogna attendere ancora? Quale altro colpo di scena dobbiamo attendere? – proseguono – Negli ultimi 4 anni gli impegni presi dall’ASL Salerno non sono mai stati rispettati e ci aspettavamo ora una discontinuità da parte della nuova Direzione Strategica. Chiediamo pertanto una risposta immediata e definitiva dal Direttore Generale Sosto. Ora è il momento di dimostrare che qualcosa sta cambiando, a partire, appunto, dal rispetto dei contenuti inseriti a verbale con le organizzazioni sindacali del comparto“.