Amara sconfitta per lo Sporting Sala Consilina che cade in modo clamoroso con la Roma nella fase finale di un match in gran parte controllato dai draghi gialloverdi. Avanti di due reti fino al 38’02”, a due minuti dal suono della sirena è accaduto quello che nessuno, neanche il più pessimista dei tifosi valdianesi, osava immaginare.
Da questo momento è partita la rimonta dei giallorossi capitolini che sono riusciti a ribaltare il 2-0 tramutandolo in 2-3.
Ma andiamo con ordine: nella prima frazione lo Sporting Sala Consilina dopo lo spauracchio per un palo di Dimas e una bella parata di Fiuza, a cui va aggiunta la tegola dell’infortunio di Baroni, costretto a lasciare il campo aiutato dai sanitari, ha cominciato a macinare gioco e al 5’09” Arillo si inventa una spettacolare rete che sblocca il risultato e dopo meno di un minuto con Diaz trova anche il raddoppio.
I draghi giocano bene e creano occasioni per il tris, ma in almeno tre limpide circostanze sbagliano in modo banale. Il tempo si chiude con i gialloverdi avanti 2-0 tra gli applausi dei tifosi presenti al Pala San Rufo.
Nella ripresa la gara appare in controllo di Carducci e compagni, ma la svolta inizia a 5’ dalla conclusione quando il tecnico della Roma, Fabrizio Reali, comincia a giocare con l’uomo di movimento: i gialloverdi reggono bene fino al 18’08” quando Marcelinho indovina la bordata che beffa Fiuza e accorcia le distanze.
La Roma a questo punto ci crede e spinge ancora con Dimas a fungere da quinto di movimento e proprio quest’ultimo firma dopo meno di 50 secondi la rete del 2-2. Non paghi i giallorossi credono nella rimonta che centrano a soli 6 secondi dal suono della sirena con il solito Marcelinho che manda alle stelle la Roma e nello sconforto più totale i salesi vedono svanire una vittoria che avrebbero meritato, vanificata da un finale da incubo.
Amareggiati e senza parole i presidenti Detta che non credono ai loro occhi per quanto accaduto. E venerdì si ritorna in campo e per lo Sporting Sala Consilina c’è la difficile trasferta in terra siciliana con il Meta Catania, dove rischia di arrivare non solo con il morale sotto i piedi ma anche senza due pedine: Baroni e Edelstein usciti entrambi acciaccati.