Ancora una volta il presidio ospedaliero di Lagonegro appare essere immerso in una situazione critica, secondo il sindacato FIALS di Potenza.
“Tutte le segnalazioni e le richieste di miglioramenti inviate in passato sembrano essere state ignorate – denuncia FIALS – Nonostante le lamentele e le richieste di intervento indirizzate alla Direzione Generale nei mesi precedenti, la situazione non solo non è migliorata, ma ritiene essersi ulteriormente deteriorata“.
Il sindacato passa alla disamina dei problemi che affollano l’ospedale di Lagonegro.
“I problemi legati alle lunghe attese e alle code interminabili per il pagamento dei ticket, causati dalla costante carenza di personale agli sportelli, davano l’impressione di essere stati risolti in passato. Tuttavia, la situazione è precipitata quando l’azienda ha improvvisamente deciso di chiudere gli sportelli nella maggior parte dei pomeriggi, creando ulteriori disagi per i cittadini“, ha dichiarato con veemenza il segretario provinciale FIALS di Potenza, Giuseppe Costanzo, insieme a Donato Rosa, segretario regionale Filcom Fismic.
“Nonostante la Direzione Generale avesse cercato di tranquillizzare l’opinione pubblica attraverso i mezzi di comunicazione, emerge chiaramente che le soluzioni adottate sono state tutto fuorché efficaci e, al contrario, hanno ulteriormente aggravato la situazione – prosegue Rosa – Assistiamo a continui cambiamenti negli orari di apertura degli sportelli, senza alcun reale incremento delle ore lavorative del personale esterno.”
Il fallimento delle decisioni prese a settembre, quando è stata decisa l’apertura degli sportelli solo al mattino, a discapito di quelli del pomeriggio, è ora palese. “Attualmente – afferma Costanzo – l’azienda ospedaliera sta valutando la riapertura degli sportelli nel pomeriggio, ma ciò si tradurrà in una riduzione della presenza degli operatori negli orari mattutini. I problemi delle lunghe code, degli sportelli chiusi e del personale insufficiente sono destinati a perpetuarsi. Ci troviamo di fronte a decisioni confuse e soluzioni inefficaci, mentre a pagarne il prezzo sono, come sempre, i cittadini”.
FIALS e Filcom Fismic chiedono, dunque, un intervento immediato e risoluto da parte della Direzione Generale, affinché sia garantita la stessa organizzazione presente in altri presidi.
“È essenziale aumentare le ore di lavoro del personale addetto al servizio, in modo che i cittadini del Lagonegrese possano godere degli stessi diritti e delle stesse agevolazioni offerte da altre strutture sanitarie della regione, senza sentirsi discriminati o considerati cittadini di seconda categoria”, concludono Costanzo e Rosa.