E’ arrivata la sentenza a seguito dell’operazione antimafia “Lucania Felix”, che ha interessato il Potentino nel novembre del 2021. Oggi il Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Potenza, Teresa Reggio, ha letto il dispositivo di sentenza con la condanna di 8 persone al termine del processo celebrato con rito abbreviato.
Le pene inflitte alle persone indagate vanno da 5 anni e 11 mesi fino a 12 anni. A tutti gli indagati, a vario titolo, sono state mosse accuse di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti, estorsioni, detenzione e porto illegale di armi, danneggiamento seguito da incendio, con reati aggravati dall’agevolazione e dal metodo mafioso.
L’indagine venne portata avanti dalla DDA di Potenza e dalla locale Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile. Secondo l’accusa gli indagati erano legati ad un clan mafioso operante sul territorio del Potentino, con collegamenti anche con regioni vicine.
Le condanne sono le seguenti: 12 anni e 8 mesi di reclusione per Carlo Troia e 6 anni e 8 mesi per Antonio Masotti (entrambi difesi dall’avvocato Gianluca Nolè), 8 anni e 8mila euro di multa per Rocco Basta (difeso dall’avvocato Carmen Iasi), 9 anni e 10mila euro di multa per Luigi Cancellara e 9 anni e 10mila euro di multa per Lodovico Pangrazio (entrambi difesi dall’avvocato Teodora Cancellara), 5 anni e 11 mesi per Umberto Lo Piano (difeso dall’avvocato Massimo Maria Molinari), 12 anni per Nicola Sarli (difeso dagli avvocati Domenico Stigliani e Leo Chiriaco), 6 anni e 3 mesi per Michele Sarli (difeso dall’avvocato Fabio Di Ciommo).
Per Troia, Masotti, Basta, Cancellara, Pangrazio, Lo Piano e i due Sarli disposta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici durante l’esecuzione della pena. Assoluzioni per Rocco Della Luna (ex segretario regionale della Uil-Tucs, difeso dall’avvocato Gianfranco Robilotta) e Salvatore Francesco Romano (difeso dall’avvocato Luigi Colacino). Per quest’ultimo è stata dichiarata cessata l’efficacia della misura cautelare coercitiva custodiale in atto.
Le motivazioni saranno rese note entro novanta giorni. Lo scorso ottobre la Procura di Potenza aveva chiesto condanne per un totale di 120 anni.
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