Avevano messo in piedi una vera e propria rete di spaccio di cocaina, crack, hashish e marijuana che dalla Piana del Sele arrivava fino al Cilento, interessando i comuni di Agropoli, Eboli, Campagna, Battipaglia e perfino Avellino.
Dopo le misure cautelari eseguite lo scorso marzo, come si legge su “Il Mattino”, sono arrivate le prime condanne per 11 imputati che hanno definito le loro posizioni con patteggiamenti e riti abbreviati con pene che vanno dai 2 ai 4 anni, come deciso dal Gup del Tribunale di Salerno. Per alcuni di loro sono stati disposti gli arresti domiciliari e per altri il carcere.
Gli imputati, secondo l’attività investigativa della Sezione Operativa di Agropoli, avevano organizzato una rete di spaccio che partiva dal territorio ebolitano per poi raggiungere perlopiù il Cilento dove veniva ceduta ai consumatori. L’operazione dei Carabinieri ha permesso poi di effettuare recuperi per oltre un chilogrammo di droga tra cocaina, crack, hashish e marijuana, segnalare alla competente Autorità amministrativa 6 persone per il consumo di droga, denunciarne una e trarne in arresto altre 8 colte nella flagranza della detenzione di stupefacente ai fini di spaccio. Inoltre, è stato documentato il possesso illegale di numerose munizioni calibro 7,65 e di un’arma da sparo, sequestrate.
Inoltre, l’attività di spaccio di stupefacenti veniva svolta anche all’interno della Casa circondariale “Antonio Caputo” di Salerno, dove la droga, destinata ad essere ceduta a terzi, veniva introdotta in occasione dei colloqui.
Era stato, infine, accertato anche un episodio di estorsione nei confronti di un acquirente nel tentativo di recuperare una somma di denaro per precedenti acquisti di droga. Utili in tale ambito sono state le intercettazioni telefoniche: “Mi devi dare i soldi, vedi che domani a mezzogiorno come ti ho acchiappato adesso ti acchiappo un’altra volta e non te la passi liscia con me, perché ti passo sopra con la macchina a questo viaggio“.
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