È stato sottoscritto un importante accordo presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche con sede a Tito, in provincia di Potenza, tra l’associazione SANI (Sanità Ambiente Nutrizione Imprenditoria), con sede a Sant’Arsenio e l’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (IMAA) del CNR.
L’accordo, che prevede lo svolgimento congiunto di specifiche attività di studio e ricerca aventi per obiettivo lo studio delle diverse matrici ambientali e l’analisi dei principali fattori di rischio e di protezione delle patologie neoplastiche, cronico-degenerative e metaboliche, è stato sottoscritto alla presenza del Presidente dell’Associazione SANI, Riccardo Marmo, e del Direttore dell’IMAA-CNR, Vincenzo Lapenna.
Presenti all’incontro, inoltre, per l’Associazione SANI, Maria Pagano e Roberta Vigna, mentre per l’IMAA-CNR, Angelo Aromando, Francesco Cavalcante, Claudia Belviso, Antonio Lettino, Antonio Loperte, Luca Medici, Pietro Pasquale Ragone e Antonio Satriani.
“Un accordo importante – riferisce il dottor Riccardo Marmo – in quanto dà il via ad un processo che punta al benessere della persona, partendo dall’analisi della qualità dell’ambiente in cui si vive. Con il CNR siamo impegnati a valutare lo stato di salute dell’aria, dell’acqua, della terra e del sottosuolo provando, così, ad investire nella qualità della vita creando una filiera che coinvolga, prima di tutto, la scuola dove, in definitiva, vogliamo portare la conoscenza del ruolo che gioca una sana e corretta alimentazione.”
I risultati saranno oggetto di divulgazione scientifica in quanto la conoscenza e la diffusione dei risultati sono propedeutici allo sviluppo della tematica “Ambiente, Alimentazione, Imprenditoria e Salute”. Scopo dell’iniziativa è anche quello di facilitare lo sviluppo dell’imprenditoria agricola, del turismo eno-gastronomico, artistico, paesaggistico ed ambientale, capace di favorire la cultura e la formazione del “mangiare consapevole”.
“Con questo accordo di collaborazione tecnico-scientifica – continua il dottor Riccardo Marmo – si vuole dare attuazione, partendo dallo studio di patologie di rilievo sociale, alla identificazione dei contesti ambientali che possano contrastare il rischio di malattie neoplastiche, metaboliche e cronico–degenerative.” Il progetto sarà sviluppato nel Vallo di Diano e l’Associazione SANI è già impegnata nella costituzione di una rete di condivisione con i partner istituzionali per una fattiva collaborazione ed interazione.
“L’applicabilità di buone pratiche nel campo agricolo-ambientale – conclude il dottore Marmo – sarà di fondamentale importanza anche per la promozione territoriale, salutistica e turistica del Vallo di Diano e delle aree confinanti”.
– redazione –