E’ un caso preoccupante quello accaduto nel Mattatoio comunale di Monte San Giacomo, dove il dottor Rocco Panetta, Dirigente dell’Asl Salerno e veterinario ufficiale del macello, ha segnalato di recente la presenza nel corpo di un bovino di policlorobifenili (PCB), sostanze chimiche prodotte tramite processi industriali e utilizzate come fluidi dielettrici, ad esempio nei trasformatori. A causa della loro tossicità e della loro tendenza a bioaccumularsi sono attualmente in buona parte banditi.
L’animale, allevato a Teggiano, era stato portato a Monte San Giacomo per essere macellato. Secondo regolare prassi adottata nel Mattatoio Comunale, dopo l’uccisione il dottor Panetta ha provveduto ad un esame ispettivo post mortem. E’ stato proprio durante questo ordinario controllo che il Dirigente veterinario ha scoperto delle anomale lesioni di natura neoplastica in un polmone del bovino.
Dalle analisi effettuate da un esperto in Oncologia Veterinaria dell’Istituto “Pascale” di Napoli ed iscritto alla CISL Medici è emersa la presenza di livelli significativamente elevati di policlorobifenili appartenenti al “profilo Caffaro” che ha costituito specifico profilo di sversamento di rifiuti tossici in Campania in grado di entrare nelle matrici biologiche del nostro patrimonio zootecnico e agroalimentare. Il bovino preso in esame ha potuto ingerire PCB soltanto attraverso il cibo assunto per alimentarsi e, dunque, attraverso l’erba ruminata. Come ricordato, infatti, queste sostanze si bioaccumulano tramite l’alimentazione.
Dopo l’accurata azione di controllo messa in campo dal Servizio Veterinario dell’azienda sanitaria, particolarmente attento a portare alla luce anche fenomeni legati all’inquinamento del territorio di competenza, il dottor Panetta ha provveduto ad informare i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico per successive indagini da effettuarsi eventualmente anche nei terreni da cui potrebbe provenire il foraggio utilizzato per alimentare il bovino in questione.
A questo riguardo anche il senatore Francesco Castiello ha presentato un’interrogazione ai Ministri dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e della Salute, Sergio Costa e Giulia Grillo, per sapere quali interventi intendano adottare nel territorio del Vallo di Diano interessato dalla vicenda, al fine di apprestare adeguate tutele al diritto alla salute che la Costituzione garantisce come diritto fondamentale della persona e interesse primario della collettività.
– Chiara Di Miele –