“Con l’ordinanza della Regione Campania n. 50 del 22 maggio il Presidente della Regione Campania come Ponzio Pilato ha pensato di lavarsene le mani e trasferire il problema della sicurezza sulle spiagge libere in tempo di emergenza Covid interamente sui Comuni costieri senza garantire loro alcuna forma di sostegno“.
Interviene in questo modo il Coordinamento Nazionale Mare Libero in merito alla situazione in cui attualmente si trovano le spiagge libere campane dopo l’emergenza sanitaria. Saranno i Comuni a dover garantire sorveglianza, pulizia e distanziamento anche delimitando gli spazi e gestendo le prenotazioni. L’ordinanza prevede che la fruizione delle spiagge libere possa avvenire solo previa adozione di specifici piani comunali e secondo le condizioni in essi stabilite.
“E nel frattempo? – chiedono i membri del Coordinamento – A pagarne le conseguenze sono e saranno i cittadini. I Comuni, come è noto, soffrono l’assoluta carenza di risorse disponibili per la gestione ordinaria figuriamoci come potranno organizzare in pochi giorni sistemi straordinari autonomi, pubblici e trasparenti, per gestire e sorvegliare le spiagge libere. Purtroppo c’è il fondato timore che questo ragionamento spinga in direzione del necessario e salvifico intervento dei privati. Una soluzione inaccettabile e contraria ai principi stabiliti dalla legge“.
“È per questo che riteniamo fondamentale un tempestivo confronto con i governi cittadini dei Comuni della Campania per discutere e valutare le nostre proposte sulle modalità di gestione in fase emergenziale delle spiagge libere” concludono.
– Chiara Di Miele –