A Lauria, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lagonegro hanno denunciato un 41enne del posto, responsabile di violazioni delle norme ambientali e illecito smaltimento di rifiuti speciali.
I militari hanno sequestrato un suo terreno, dell’estensione di circa un ettaro, in località Cerase, dove hanno accertato la consumazione dei reati, oltre a due escavatori e un camion.
L’intervento dei militari dell’Arma, impegnati nel controllo del territorio non solo a ridosso dei centri abitati o lungo le principali arterie viarie ma anche nelle zone periferiche, è avvenuto quando hanno notato nelle campagne di Lauria un autocarro di grosse dimensioni utilizzato per trasportare rocce e terra, destinate ad una seconda area di proprietà comunale, al momento ammassate sul fondo di proprietà, dove erano presenti i due escavatori e vari altri mezzi e materiali vetusti abbandonati.
I Carabinieri hanno pertanto fermato l’attività del 41enne, tra l’altro non consentita per la sua tipologia in questo delicato periodo dovuto all’epidemia di Coronavirus.
L’uomo ha tentato di giustificare il lavoro riferendo di essere titolare di una ditta edile impegnata nel prelevare il materiale dalla sua proprietà per riconvertirlo e depositarlo su di una discarica comunale, ormai in via di dismissione, dove sono in atto lavori per la copertura vegetale della stessa.
Gli accertamenti, condotti con l’ausilio della Stazione Carabinieri Forestale di Lauria, hanno fatto emergere evidenti trasgressioni alle norme ambientali, in quanto il responsabile stava movimentando terra e roccia che provenivano dallo scavo del suo terreno, su cui era stata emessa la concessione per un’opera edile, da riutilizzare illecitamente per il risanamento ambientale di un’altra area. All’esito delle verifiche, è stato denunciato dai Carabinieri, che hanno informato anche la locale Amministrazione comunale circa quanto appurato nell’occasione.
Sempre a Lauria, i Carabinieri della locale Stazione hanno proceduto alla chiusura per 5 giorni di altrettante attività commerciali, una concessionaria di auto, un negozio di esposizione e vendita di opere d’arte, un fabbro, un bar-ristorante e un autolavaggio, i cui titolari, in evidente inosservanza delle disposizioni afferenti la sospensione delle imprese commerciali considerate non essenziali disposte dai provvedimenti governativi, hanno continuato ad esercitare deliberatamente le proprie attività.
– Chiara Di Miele –