Sono quasi 64 i milioni di euro “bruciati” nel 2016 nel gioco d’azzardo attraverso le slot machine nel Vallo di Diano. Un dato allarmante, ma in media con gli altri territori italiani.
In totale, in Italia, nel 2016 sono stati spesi 95 miliardi di euro. Per farsi un’idea, oltre il triplo di quanto previsto dal Governo per la manovra finanziaria del 2018. Questo il dettaglio per ogni comune. A Sala Consilina sono stati giocati 15,95 milioni in 152 apparecchi installati in città. A Teggiano 3,14 milioni di euro per un totale di 55 apparecchi. Dato leggermente più alto a Polla, con 3,43 milioni spesi a fronte di 63 apparecchi.
4,27 milioni l’importo giocato ad Atena Lucana con 59 apparecchi, mentre a Buonabitacolo giocati 895mila euro, con 16 apparecchi presenti. Dato simile a Casalbuono, con 859mila euro e 9 apparecchi e 965mila euro giocati a Monte San Giacomo con 16 apparecchi.
7 i milioni che sono andati a finire nelle slot machine a Montesano sulla Marcellana, in 77 apparecchi presenti. 12,57 milioni giocati a Padula, inseriti in 67 slot machine presenti. 146mila euro giocati a San Pietro al Tanagro nelle cinque slot machine presenti, mentre a San Rufo circa 282mila euro in 7 apparecchi.
A Sanza giocati 456mila euro in 9 slot machine. 13,81 milioni giocati a Sassano, con 84 apparecchi. Non risultano slot machine a Pertosa nel 2016, mentre non è stato ancora analizzato il dato di Sant’Arsenio.
Tra i comuni con una bassa diffusione di slot e con poche giocate, troviamo San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sanza e Teggiano. I comuni che rispetto al 2015 hanno fatto registrare un calo di giocate sono San Pietro al Tanagro (-42 %), Atena Lucana (-26,7 %) e Montesano Sulla Marcellana (-10,5 %). I dati sono stati diffusi da un database realizzato dal gruppo editoriale Gedi, ed è stato presentato alla Camera dei Deputati.
– Claudio Buono –