Ha avuto luogo oggi pomeriggio, presso il Centro parrocchiale “Piergiorgio Frassati” di Prato Perillo di Teggiano il convegno pastorale diocesano sul tema “Sinodalità e Liturgia“.
Un’occasione per il Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro Mons. Antonio De Luca per consegnare gli Orientamenti Pastorali Diocesani che, insieme alle Linee Guida e agli Orientamenti metodologici offerti dalla CEI, accompagneranno la fase sapienziale del Cammino Sinodale. All’incontro, moderato dalla referente diocesana del Cammino Sinodale Rosanna Lombardi, hanno preso parte, unitamente a sacerdoti e fedeli provenienti da ogni parte della Diocesi, il Professor Carmine Matarazzo, docente presso il Pontificio Istituto Teologico dell’Italia Meridionale ed il Vicario diocesano don Giuseppe Radesca.
L’introduzione ai lavori è stata svolta da don Massimo La Corte, Direttore dell’Ufficio comunicazione della Diocesi di Teggiano-Policastro.
“La Chiesa di Teggiano-Policastro – ha riferito il Vescovo Mons. De Luca – in questo anno pastorale vuole impegnarsi a vivere la dimensione della fede con uno stile prossimale e di responsabilità che si fa azione nella preghiera e preghiera nell’azione per il presente e il futuro della nostra comunità diocesana, intenta a ripensare alle forme dell’annuncio e della formazione alla vita cristiana. A questo processo più ampio partecipa attivamente la nostra Chiesa diocesana. Questo anno, infatti, è dedicato ad approfondire, attraverso il tema teologico del cuore di Gesù, la dimensione della sinodalità. Il discernimento nella Chiesa è sempre un discernimento nello Spirito e i cristiani, fedeli e pastori, sono chiamati a mettersi d’accordo nello Spirito, in armonia, in sintonia con il cuore del Maestro. La preghiera è l’anima della vita della Chiesa che si esprime in gesti e sentimenti che il Signore ha insegnato e vissuto: ascolto, adorazione, intercessione e ringraziamento. Per vivere il discernimento spirituale secondo le intenzioni del Logos incarnato, occorre riscoprire l’intimo legame tra Sinodalità e Liturgia, tra il camminare insieme e l’incontrarsi stabilmente intorno alla mensa del Signore e riconoscersi tutti discepoli della Parola, invitati alla ‘Coena Domini’. La sequela fraterna è una scelta chiara e responsabile di fedeltà a ciò che il Maestro propone, anche e soprattutto dinanzi alla Croce. Il discernimento parte dal cuore di Gesù perché ciascuno si converta al dono di sé per il Vangelo.”