Si è tenuto ieri mattina, presenziato dal Direttore Generale Gennaro Sosto, il primo incontro iniziale del progetto “Appropriatezza ed efficacia nella presa in carico dei pazienti con comorbilità cardio-renali-metaboliche (CRM)” dell’Azienda Sanitaria della provincia di Salerno.
Lo scopo è quello di analizzare e redigere per i pazienti affetti da più patologie un percorso terapeutico, assistenziale e di prevenzione partendo dalle aree interne del Cilento e dalla stratificazione della popolazione.
Un ulteriore tassello che arricchisce la più ampia progettualità delle Botteghe della Comunità dell’ASL Salerno, unicum sperimentativo nel panorama del sistema sociosanitario nazionale. La sindrome cardio renale metabolica è una malattia sistemica caratterizzata da interconnessioni fisiopatologiche tra diversi fattori di rischio metabolici, cardiovascolari e renali che portano alla disfunzione multiorgano attraverso diverse patologie che coesistono e si rinforzano tra loro, determinando un’accelerazione della complessità clinica e organizzativa in pazienti sempre più anziani, con un elevato tasso di eventi avversi. I 5 fattori di rischio principali della sindrome sono l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, diabete di tipo 2, la malattia renale cronica e lo scompenso cardiaco.
Obiettivo del progetto Asl Salerno – CRM, quindi, è quello di ottimizzare la gestione del paziente con comorbilità cardio-renali-metaboliche partendo dall’area dei distretti del Cilento interno dove insistono le Botteghe della Comunità, in sinergia con le attività già avviate dall’ASL Salerno per migliorare l’assistenza territoriale delle aree interne, per esportare poi il modello sull’intera provincia.
“La necessità delle Aziende Sanitarie è quella di rafforzare l’attuale modello di presa in carico territoriale, soprattutto in zone a scarsa densità di popolazione e lontananza dai punti erogativi – ha dichiarato Sosto – In un territorio complesso come quello delle aree interne, arricchiamo le Botteghe della Comunità con un ulteriore tassello a supporto del contrasto di patologie che interessano un’alta prevalenza della popolazione e la cui gestione appropriata impatta sulla sostenibilità del Sistema”.
Il gruppo di lavoro costituito e a cui spetta il compito d’individuare gli obiettivi e i parametri di valutazione dell’andamento del progetto (KPIs), è composto da clinici, medici di medicina generale e da amministrativi della ASL. Sostenere quindi l’ottimizzazione dei percorsi di presa in carico del paziente affetto da comorbilità CRM, consentendone poi la gestione differenziata nel setting assistenziale più adatto e in base al livello di rischio e necessità, secondo un modello elaborato sulla base dell’analisi della popolazione locale (stratificazione della popolazione) secondo i principi del Population Health Management.
Il progetto prevede azioni mirate basate sull’action plan e sul sistema di raggruppamento per cluster e livello di rischio di patologia riferibile alla sindrome cardio-renale-metabolica per favorire una più rapida presa in carico multidisciplinare del paziente.