La questione sicurezza sul territorio, dopo i fatti accaduti la scorsa estate con la tragica morte di Simon Gautier, l’escursionista francese trovato senza vita nel Golfo di Policastro, dopo che per nove giorni si erano perse le sue tracce, ha imposto una riflessione sulla necessità di conoscere gli spostamenti, se non almeno la presenza di escursionisti sul territorio.
Anche l’Amministrazione comunale di Sanza sta ragionando sull’opportunità di obbligare gli escursionisti sul territorio a segnalare la loro presenza all’arrivo presso l’Ufficio Turistico del Comune. “Credo che sia necessario che chi arriva nel nostro comune, che ha una vastità di oltre 12mila ettari di territorio, oltre 10mila ettari di montagne e boschi, segnali la propria presenza in modo da avere un controllo costante della presenza di escursionisti sul territorio. Questo favorirebbe in caso di emergenza per sapere dove dirigere eventuali soccorsi” ha affermato il consigliere con delega al Turismo, Angelo Marotta.
La sicurezza in montagna è un tema importante anche per il Comune di Sanza da quando l’incremento dei flussi turistici ed escursionistici sono aumentati corposamente. Secondi i dati diffusi dal Corpo Nazionale del Soccorso alpino e speleologico, nel 2018 sono state effettuate 9.554 missioni di soccorso nel nostro Paese, di cui tre quarti in territorio montano e impervio. Un nuovo record dopo le 9.059 del 2017, quando per la prima volta si era sfondato il tetto dei 9mila interventi. Il 45,2% delle richieste di soccorso ha riguardato feriti leggeri, il 33,5% persone illese, il 13,2% feriti gravi, il 2,6% i feriti in imminente pericolo di vita, lo 0,7% circa i dispersi e non ritrovati e il 4,9% i deceduti. In valore assoluto, le vittime in Italia sono state 458 nel 2018. Un numero inferiore a quello registrato nel 2017, quando i morti erano stati 485. Per dare un’idea delle dimensioni del fenomeno, si pensi che i morti sul lavoro sono un po’ più del doppio (1.133 nel 2018). Le vittime di omicidio nel 2017 sono state molte meno (357).
“In un territorio come il nostro, dove non c’è di fatto la disponibilità immediata del soccorso alpino, è necessario che l’attivazione di un servizio di soccorso possa essere indirizzata in tempi brevi nelle aree di prossimità dove, presumibilmente, un turista può trovarsi. Va considerato oltremodo che molte aree delle nostre montagne non sono coperte da segnale telefonico; questo è un elemento non secondario nell’affermare la necessità di sapere chi si trova tra le montagne e dove è diretto” ha aggiunto Marotta.
L’Amministrazione comunale dunque sta lavorando ad un’ordinanza che imporrà a tutti coloro che accedono al Cervati di segnalare presso l’Ufficio Turistico del Comune la propria presenza con giorno ed orario di arrivo e luogo di destinazione. “Queste informazioni saranno condivise con i Carabinieri Forestali per il controllo del territorio e saranno immediatamente disponibili nel momento in cui si dovesse verificare un’emergenza” ha concluso Marotta.
– Chiara Di Miele –