Dramma nel dramma a Sicignano degli Alburni, dove un 57enne affetto da sclerosi multipla progressiva è rimasto prigioniero della sua abitazione a seguito della chiusura dell’unica via d’uscita dalla casa.
Mario Vuolo è affetto da sclerosi multipla, una malattia degenerativa a cui si aggiungono altre patologie che, giorno dopo giorno, fanno regredire le funzionalità motorie e psichiche della persona. Un destino crudele quello di Mario, condannato dalla malattia, dalla casa piena di barriere architettoniche e ora anche della chiusura del viale che conduce all’abitazione.
Mario vive con sua moglie Vita Luongo nel cuore del centro storico di Sicignano degli Alburni. L’abitazione dei coniugi Vuolo è collocata ai piedi del castello medievale, ma per potervi accedere, dal parcheggio dell’auto, il disabile deve salire su un montacarichi che fa da traino alla sua carrozzina e attraversare una lunga arcata in pietra pericolante, sorretta da pali di legno fradicio. Il montacarichi è agganciato ai pali di legno che sorreggono l’arco pericolante del castello. Questo per Mario è l’unico modo per uscire di casa.
Anche la casa è piena di barriere architettoniche e i coniugi, da circa vent’anni, dormono nel salotto dove, fino a pochi mesi fa, si svolgeva tutta la vita dell’uomo, immobile e con la moglie accanto, pronta ad ottemperare ad ogni esigenza del marito.
Oggi però, a causa della degenerazione della malattia, il 57enne è costretto a vivere immobile nel letto, parla con fatica e i suoi occhi sono gonfi di lacrime. A tutto ciò si è aggiunto un gravissimo problema: l’unica via d’uscita per l’uomo, cioè il viale che attraversa il ponteggio del castello, è stato transennato e chiuso dai Vigili del Fuoco a causa del crollo del tetto di una vecchia abitazione vicina. Mario è ora prigioniero della sua malattia, casa e pure dell’unica via d’uscita.
E nel caso il disabile dovesse necessitare dell’intervento dell’ambulanza del 118? Alla domanda, che crea non pochi dubbi, risponde immediatamente il sindaco e medico di famiglia, Ernesto Millerosa. “Prenderemo provvedimenti al più presto – spiega il primo cittadino- Sono consapevole del grave problema, ma l’area necessitava della chiusura a causa del pericolo di ulteriori crolli. Sono pronto ad assumermi tutte le responsabilità della vicenda legata a Mario, in caso di emergenza mi attiverò subito per non fargli mancare nulla”.
Intanto la signora Vita “ingoia” silenziosamente il dolore di chi, ancora una volta, deve fare i conti con un mostro invisibile chiamato sclerosi multipla progressiva e le mille problematiche connesse, economiche, sanitarie e burocratiche.
– Mariateresa Conte –
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