La siccità e le alte temperature stanno causando notevoli disagi soprattutto al comparto agricolo e dalla Basilicata, una delle regioni più colpite dai danni, giunge una notizia allarmante. Il caldo e i terreni aridi per troppo tempo comporteranno un crollo del 95% nella produzione di olio extravergine di oliva lucano.
Il dato emerge dalla stima fatta da Oprol-Olivicoltori Lucani.
“Non solo è saltata la produzione nella sua totalità per la campagna di autunno – fanno sapere – ma se perdurano le attuali condizioni climatiche si metterà una pesante ipoteca sulla campagna 2025/2026“.
La richiesta avanzata in fase di emergenza è quella del riconoscimento dello stato di calamità per il settore agricolo nel suo complesso e per quello olivicolo nello specifico. I produttori chiedono politiche a sostegno dell’olivicoltura lucana, fatta di aziende familiari e di eccellenze legate ai territori.
Oprol ipotizza interventi di emergenza accompagnati da una visione condivisa con chiari obiettivi: aumento delle produzioni, ricambio generazionale, recupero delle aree interne, studi e ricerche. E alla politica regionale vengono chiesti supporti certi come l’equa distribuzione delle risorse idriche.