Si è spento ieri, dopo una lunga malattia, il magistrato Alfonso Lamberti, ex Procuratore Capo di Sala Consilina, padre di Simonetta, la bimba uccisa dalla camorra 33 anni fa.
Il 29 maggio 1982, il giudice, originario di Cava de’ Tirreni, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Sala Consilina, stava rincasando dopo una giornata trascorsa a Vietri sul Mare, quando la sua vettura fu affiancata da un’altra auto.
Sua figlia Simonetta si era addormentata, poggiando la testa contro un finestrino; furono esplosi numerosi colpi di arma da fuoco, alcuni dei quali colpirono in modo non grave il magistrato, uno solo raggiunse la bambina di 11 anni, uccidendola sul colpo.
Il peso di questa tragedia ha accompagnato Alfonso Lamberti per tutta la vita, il ricordo atroce di quell’agguato di camorra il cui bersaglio era, invece, proprio lui non lo ha mai abbandonato durante la sua discussa e tribolata esistenza.
Oggi, a Cava de’ Tirreni, nella chiesa parrocchiale di San Vito Martire, si terranno i funerali.
– Filomena Chiappardo –
L’Italia è fiera di aver avuto persone come Lamberti.
Onore a questi uomini e al Procuratore Lamberti.
De mortuis nihil nisi bene (traduco: Dei morti si dice solo bene – Laerzio). E, in verità, siamo sempre un po’ dominati dai morti e ne parliamo esaltando la loro vicenda umana. Anch’io mi inchino innanzi alla morte di Alfonso Lamberti. Però né Ciro e né Lux conoscono molto di questo magistrato. Come chiaramente non sanno i veri motivi di quell’agguato nel quale morì la figlia. Ma innanzi alla morte facciamo tacere le voci e stendiamo un velo di silenzio. Gli sia lieve la terra…