Il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, scrive al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in merito all’occupazione di spazi ed aree pubbliche da parte delle attività commerciali.
La TOSAP è quel tributo dovuto per l’occupazione di spazi appartenenti a beni demaniali o al patrimonio indisponibile degli enti locali, come strade, corsi, piazze, aree private gravate da servitù di passaggio, spazi sovrastanti e sottostanti il suolo pubblico, zone acquee adibite all’ormeggio di natanti in rivi e canali.
A causa delle restrizioni dovute all‘emergenza Covid-19 moltissime attività che utilizzano gli spazi e le aree pubbliche per sviluppare la loro attività sono state chiuse, impedendo qualsiasi forma di attività imprenditoriale.
“Verificata la necessità di porre in essere tutte le soluzioni necessarie al fine di aiutare le attività commerciali, che sono state duramente colpite con la chiusura totale delle loro attività – scrive Palmieri – e considerata la TOSAP, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico applicata alle attività commerciali, si propone che i Comuni possano concedere un aumento dell’occupazione del suolo pubblico, per agevolare le attività produttive che avranno limitazioni a causa delle norme sanitarie sul distanziamento sanitario“.
L’aumento di utilizzo del suolo pubblico per le attività commerciali che, a causa del distanziamento obbligato dalla normativa vigente, vedranno l’accesso ai propri locali commerciali molto diminuito, rendendo praticamente impossibile il ritorno alla situazione precedente, darà la possibilità di poter aumentare gli ingressi attraverso l’utilizzo di maggior spazio, per salvaguardare la continuità aziendale delle attività commerciali. L’aumento e l’utilizzo di maggiore suolo comunale non dovrà comportare aumenti di imposizione fiscale, però, neutralizzando per un periodo definito qualsiasi versamento aggiuntivo per il maggior utilizzo.
La attività commerciali, alla fine del periodo di utilizzo del maggior suolo pubblico, dovranno ritornare all’utilizzo autorizzato originariamente.
– Chiara Di Miele –