Sono sette le morti sospette avvenute nel giro di un anno in una clinica privata del Salernitano e sulle quali la Procura di Salerno vuole vederci chiaro.
Cinque medici sono stati iscritti nel registro degli indagati dai pm Elena Cosentino e Claudia D’Alitto che hanno deciso, su richiesta dei loro consulenti, di procedere alla riesumazione dei resti mortali di sette persone tra Capaccio Paestum, Caposele e Cava de’ Tirreni. Si tratta di persone decedute nella struttura sanitaria, alcune per complicanze post-operatorie. L’ipotesi di reato è omicidio colposo.
Le persone erano state ricoverate e sottoposte ad interventi chirurgici per diverse patologie. Nella vicenda potrebbero essere coinvolti altri professionisti che, in qualche modo, hanno assistito nella cura dei pazienti poi deceduti.
L’inchiesta è partita qualche mese fa quando sul tavolo dei pm è arrivata una segnalazione dove si evidenziavano le morti seriali avvenute all’interno della casa di cura. In molti casi si trattava di interventi chirurgici di routine.
Dopo l’acquisizione dei documenti da parte dei Carabinieri presso la struttura e la nomina dei consulenti, i magistrati hanno disposto la riesumazione dei cadaveri per procedere all’autopsia con il prelievo di tessuti da sottoporre ad una serie di accertamenti.
Bisognerà ora attendere gli esiti degli esami autoptici per stabilire se si tratta di casualità o negligenza professionale.
– Claudia Monaco –