Il senatore salernitano Antonio Iannone ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare e al ministro della Salute in merito al traffico di rifiuti speciali, con potenzialità radioattive, scoperto dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina agli ordini del Capitano Davide Acquaviva.
I militari hanno sequestrato a Polla 16.000 litri di idrossido di potassio, sostanza altamente tossica e cancerogena, e un’area di circa 2000 metri quadrati adibita a deposito e stoccaggio illecito di rifiuti speciali pericolosi. Nella notte hanno fermato un camion con rimorchio di una ditta per la produzione di materiale edile che trasportava 6 cisterne, dotate di rubinetto, contenenti 6000 litri del liquido utilizzato come detergente alcalino per applicazione industriale.
Al termine dell’operazione, l’autista del camion e l’imprenditore titolare della ditta di produzione edile sono stati denunciati, su disposizione della Procura di Lagonegro, per deposito e trasporto illecito di rifiuti speciali pericolosi tossico-cancerogeni.
“Con molta probabilità, – scrive il senatore Iannone – l’inquinante liquido, proveniente soprattutto da opifici della Campania e dall’hinterland milanese, sarebbe stato smaltito illecitamente in terreni del Vallo di Diano“.
Iannone chiede dunque ai due ministri “se il Governo è a conoscenza del grave accaduto e se risulta che queste persone senza scrupoli abbiano smaltito illegalmente nel Vallo di Diano altri carichi e anche se ritenga che la salute dei cittadini, di questo comprensorio, non corra rischi“.
“Sul vasto traffico di rifiuti speciali, con potenzialità radioattive, con smaltimento nel Vallo di Diano ma proveniente da tutta Italia, il Governo faccia chiarezza e soprattutto rassicuri la popolazione locale su eventuali rischi alla salute – afferma il senatore di Fratelli d’Italia, capogruppo della Commissione bicamerale d’Inchiesta ciclo rifiuti -. Si tratta di una vicenda inquietante su cui si deve fare immediatamente luce anche perchè la Campania per troppo tempo è stato lo sversatoio a cielo aperto dei peggiori e più pericolosi rifiuti provenienti da tutta Italia, contribuendo a foraggiare la criminalità organizzata e al contempo a devastare il nostro bellissimo territorio“.
– Chiara Di Miele –
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