In seguito all’importante operazione messa in atto dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Sala Consilina, diretti dal Tenente Davide Acquaviva, che a Roscigno hanno scoperto e sequestrato due grosse piantagioni di cannabis indica in località Monte Pruno, interviene il Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino, esprimendo un forte senso di gratitudine per l’Arma e soddisfazione per i risultati dell’operazione che ha interessato il territorio di competenza dell’Ente da lui presieduto.
“Esprimo i miei più vivi complimenti al Tenente Acquaviva e ai suoi uomini – afferma il Presidente Pellegrino, che in queste ore si trova al Salone del Gusto a Torino in rappresentanza del Parco Nazionale – per aver condotto questa significativa azione di legalità che ha portato al ripristino di una parte importante del territorio del Parco. E’ questo un segnale importante che fa da monito a chi delinque in questo modo. Piuttosto che utilizzare i terreni ricadenti nell’area di competenza del Parco per coltivare droghe, si potrebbe pensare alla coltivazione e alla produzione dei prodotti agroalimentari della nostra Dieta Mediterranea. Questo sarebbe un vero valore per il territorio e contribuirebbe a creare lavoro in maniera legale e trasparente“.
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“Eccellente l’operazione conclusa dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina – continua Pellegrino – che evidenzia la forte presenza di un controllo incisivo e capillare da parte delle forze di polizia e delle Istituzioni che, quotidianamente, infondono speranza nella comunità e danno al territorio la possibilità di guardare al futuro con maggiore serenità“.
Ricordiamo che i militari della Compagnia di Sala Consilina, con il supporto del personale e dei mezzi del 7° Nucleo Elicotteristi Carabinieri di Pontecagnano Faiano, hanno sequestrato 132 piante di “Cannabis indica” di altezza compresa tra i 3 e i 4 metri e del peso lordo complessivo di circa una tonnellata. Gli arbusti, piantati in località Monte Pruno di Roscigno, erano in avanzato stato di fioritura e pronti per la vendita al dettaglio. Le infiorescenze sarebbero state vendute sul mercato illecito ricavando almeno 8.000 euro per ciascuna pianta, per un profitto totale di circa un milione di euro.
– Chiara Di Miele –
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