Chiusero in casa l’amante del padre, la picchiarono e le tagliarono i capelli. Condanna bis per due sorelle di San Nicola di Centola, Maria e Veronica Di Vece di 29 e 24 anni, che
nel 2015 segregarono in un appartamento una donna di Maratea che aveva una relazione con il padre.
Come si legge sul quotidiano “Il Mattino“, le due ragazze, dopo essere state condannate in primo grado a 2 anni e 8 mesi di reclusione per minaccia, rapina e lesioni personali, sono state
ora condannate ad ulteriori 6 mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali per sequestro di persona.
La prima sentenza fu emessa dal Tribunale di Lagonegro, ma le due sorelle sono tornate sul banco degli imputati perchè, mentre il pm aveva chiesto l’archiviazione per il reato di sequestro di persona, l’avvocato Maldonato, legale della vittima, si era opposto sostenendo che la sua cliente fosse stata privata della libertà fisica per circa quattro ore. Così la richiesta del legale è stata accolta e sulle sorelle Di Vece pende ora un’ulteriore condanna.
Nell’agosto del 2015 le due rinchiusero l’amante del padre in un appartamento preso in affitto per l’occasione in località Fortino a Vibonati. Le tolsero il telefonino e l’aggredirono con violenza provocandole lesioni sul corpo e sul viso, addirittura le diedero dei morsi su un braccio e le tagliarono ciocche di capelli. La vittima riuscì a fuggire da quelle torture soltanto grazie ad un attimo di distrazione delle Di Vece. Poi denunciò quanto accaduto ai Carabinieri che avviarono le indagini.
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