“Una battaglia di civiltà, che veda in prima linea Regione Campania e Provincia di Salerno, per sollecitare l’INPS a riesaminare la decisione di ridurre le proprie sedi operative per l’accertamento dell’invalidità civile. Il nuovo modello organizzativo dell’Inps, infatti, ha lasciato del tutto scoperta l’area meridionale della provincia, comprensiva del Cilento, del Vallo di Diano, degli Alburni, della Valle del Calore e del Tanagro“. E’ quanto afferma Manuel Borrelli, consigliere comunale di Vibonati.
“La Giunta Caldoro – spiega Borrelli – con la Delibera n. 390/2012 ha trasferito all’INPS le funzioni relative all’accertamento dei requisiti sanitari in materia di invalidità civile, alla cecità civile, al sordomutismo, alla disabilità e agli handicap. A far data dall’1 maggio 2014 l’INPS ha dato avvio al nuovo modello organizzativo sul territorio regionale provvedendo a una consistente riduzione delle sedi operative. La scelta, indipendentemente dai vantaggi di carattere funzionale ed economico, ha penalizzato molti cittadini, costretti nella maggior parte dei casi a faticosi viaggi presso le sedi di Salerno e di Nocera Inferiore. Disagi ancora più marcati per le persone anziane e per i cittadini delle aree interne prive di un adeguato sistema infrastrutturale“.
“Occorre – afferma Borrelli – intervenire presso la direzione regionale dell’INPS allo scopo di introdurre nella vigente convenzione una specifica deroga che consenta l’istituzione di più Commissioni d’accertamento per singola Provincia“.
Nei mesi scorsi la CGIL di Sapri ha lanciato una petizione e avviato una raccolta firme per chiedere il ripristino della Commissione medica del Golfo di Policastro, mentre l’onorevole Tino Iannuzzi presentò un’interrogazione al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Altre interrogazioni furono presentate al vecchio governatore dall’allora Consigliere regionale Donato Pica.
– redazione –
Come al solito il Sud abbandonato a se stesso