Denise Amabile e Angelo Costa, studenti e rappresentanti rispettivamente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Antonio Sacco” di Sant’Arsenio e del Liceo “Carlo Pisacane” di Padula, a nome di tutti gli studenti del Vallo di Diano si esprimono in merito al fatto che le scuole secondarie di secondo grado del Vallo di Diano siano rimaste aperte e si rivolgono ai Sindaci che, a differenza dei colleghi del Tanagro e Alto e Medio Sele, non hanno deciso di sospendere la didattica in presenza così come la Regione Campania ha fatto per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
“Abbiamo fatto un sondaggio – scrivono Denise e Angelo – e circa l’85% degli studenti delle varie scuole secondarie di secondo grado del Vallo di Diano preferisce la dad, visto l’incremento dei contagi. Inoltre ci siamo informati e molti tra gli alunni e il personale scolastico quali professori e collaboratori risultano positivi e quindi non sarà possibile riprendere completamente e per tutti in presenza il che, come potete ben capire, significa ricominciare in presenza dove in presenza in realtà ci starà circa la metà della scuola date le classi decimate dai contagi e il corpo docenti che essendo in parte positivo al Covid sarà costretto ad eseguire alcune lezioni ugualmente in dad“.
Queste informazioni sono state esposte dai rappresentanti degli studenti valdianesi e dai vari presidi ai Sindaci “che – come sottolineano i giovanissimi studenti – non ci hanno minimamente ascoltato. Hanno preferito non ascoltarci e far restare aperte le scuole sottoponendo noi alunni a un rischio molto elevato nonostante sappiano benissimo la situazione Covid quanto sia grave. La nostra ultima spiaggia quindi è quella di scrivere, di farci sentire tramite la stampa, sperando che questo porti a qualcosa, sperando che almeno così i sindaci inizino ad ascoltare quelle che sono le idee dei ragazzi, ragazzi che ogni mattina sono costretti a prendere un pullman pieno di studenti standoci a contatto per periodi di tempo prolungati, alcune volte anche più di un’ora e poi altre cinque ore in una scuola piena di altri probabili contagi, di persone che molto probabilmente hanno contratto il virus e possono trasmetterlo, ragazzi che vorrebbero evitare tutto questo, che vogliono semplicemente salvaguardare la propria salute e quella dei loro cari“.
“Il Governo non ha ascoltato i presidenti di Regione, i sindaci, i presidi, ora tocca a noi studenti batterci per salvaguardare la nostra salute – concludono Denise e Angelo -. Non abbiamo intenzione di restare in silenzio e farci manovrare come burattini da coloro che dovrebbero essere un esempio per noi ragazzi. Fino ad oggi i vari sindaci del nostro territorio non ci hanno ascoltati minimamente, ora noi ragazzi siamo qui per chiedere pubblicamente ai cari sindaci dei paesi in cui sono ubicate scuole superiori di secondo grado del Vallo di Diano, Donato Pica, Francesco Cavallone, Michele Di Candia e Michela Cimino di venirci incontro, di ascoltare per una volta le nostre richieste dopo le tante volte che ci sono state rifiutate, chiediamo pubblicamente a voi di ascoltare quella che è la volontà dei ragazzi delle scuole dei vostri paesi e salvaguardare la nostra salute“.