Eccessivo il numero di classi che, a pochi giorni alla ripartenza della scuola, è finito in quarantena. Lo afferma il Codacons, che punta il dito sulla scelta del Governo di delegare ai genitori la misurazione della temperatura degli studenti.
“Solo ieri si contavano già centinaia di classi in quarantena in tutta Italia e migliaia di studenti in Dad, numeri destinati a crescere nelle prossime ore come denunciato anche dai presidi – spiega il presidente Carlo Rienzi – Alla base di tale situazioni vi sono le evidenti distorsioni nella gestione degli accessi alle strutture scolastiche, prima fra tutte la misurazione della temperatura degli studenti che viene delegata ai genitori”.
“Questa scelta comporta una eccessiva discrezionalità in capo alle famiglie, che possono omettere le misurazioni o decidere di mandare i propri figli a scuola anche con qualche linea di febbre, perché magari impossibilitati (come nel caso di genitori lavoratori) a tenere i bambini in casa o affidarli a terzi – prosegue Rienzi – Per tale motivo è indispensabile che siano le scuole a provvedere alla misurazione della temperatura degli studenti e in tale direzione stiamo preparando una formale diffida al Miur e agli uffici scolastici regionali, affinché si attivino per modificare la procedura di accesso agli istituti allo scopo di evitare la quarantena a migliaia di studenti”.