I militari della Stazioni Carabinieri Forestale di Agropoli, in un servizio di prevenzione e repressione di illeciti ambientali, hanno accertato diversi episodi di combustione illecita di rifiuti.
Svariate anche le circostanze degli interventi effettuati. In un arco temporale di pochi giorni, infatti, i militari sono intervenuti, anche liberi dal servizio ed in orari notturni, nelle località Collina San Marco e Mattine di Agropoli e in località Cafasso di Capaccio Paestum.
Elemento costante degli episodi è lo smaltimento illecito di rifiuti attraverso la combustione. I rifiuti dati alle fiamme sono tutti classificabili come speciali ed in alcuni casi riconducibili ad attività di impresa. Si tratta infatti di materiali da ristrutturazioni edili, rifiuti plastici prodotti da lavorazioni agricole, rifiuti vegetali e stoffe.
Messe in sicurezza le aree, i militari hanno effettuato rilievi ed accertamenti sui luoghi che hanno consentito di individuare la proprietà dei terreni e la natura dei rifiuti combusti e di attribuire la produzione e successiva combustione dei rifiuti e quindi individuare i responsabili. Denunciate all’Autorità Giudiziaria tre persone tra cui un cittadino algerino.
Oltre che condotta vietata dalla legge e sanzionata penalmente dal Decreto Legislativo 152/2006, si tratta di una pratica che mette a rischio le matrici ambientali, in particolare l’aria, ma anche la salute dei cittadini, in particolar modo quando ad essere bruciati sono materiali plastici come nel caso dei rifiuti agricoli. Tutto ciò capita in un periodo, inoltre, di alto rischio e grave pericolosità per gli incendi boschivi decretato dalla Giunta della Regione Campania e decorrente dal 15 giugno al 30 settembre.
– Chiara Di Miele –