Due persone sono state identificate e denunciate all’Autorità Giudiziaria per attività venatoria in area protetta.
Nonostante le condizioni meteorologiche avverse e lo scarso passo di migratori, non sono mancati gli spari dei cacciatori nel territorio di Serre. Proprio quelli provenienti da una zona vicina al fiume Calore, ricadente nell’area protetta, hanno permesso ai Carabinieri della Stazione di Borgo Carilia, diretti dal Maresciallo Capo Lorito, e alle guardie dell’Enpa di avvistare i due cacciatori intenti all’attività venatoria.
I militari, presenti sul posto per contrastare i reati connessi al bracconaggio, da un’altura hanno seguito i movimenti dei due uomini e si sono poi diretti sul posto per procedere al controllo delle autorizzazioni per la regolare detenzione delle armi. Così hanno scoperto che i due si trovavano a poche decine di metri dalla sponda del fiume ed inoltre avevano abbattuto della selvaggina.
Le operazioni si sono concluse presso la caserma di Borgo Carillia dove i due cacciatori sono stati denunciati per attività venatoria in area protetta, vietata dalla Legge 394 del 1991. I militari hanno sequestrato le armi, il munizionamento e la fauna abbattuta, ossia tre tordi bottaccio ed un merlo.
I controlli sul territorio proseguiranno nelle prossime settimane per scongiurare attività illecite. Il capo nucleo delle guardie Enpa di Salerno, Alfonso Albero ringrazia il Maresciallo Capo Lorito ed i suoi uomini per la serie di servizi svolti a tutela del territorio e dell’avifauna e sottolinea l’importanza di attenersi alle leggi vigenti in materia venatoria.
– Chiara Di Miele –