Da alcuni giorni al Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania sono giunte diverse segnalazioni dagli addetti al controllo dei biglietti di Trenitalia, circa il ritrovamento, sui treni regionali della tratta ferroviaria Sarno-Salerno, di biglietti irregolari venduti in una rivendita della zona.
In effetti si tratta di biglietti che da un controllo visivo appaiono autentici ma, sottoposti a scansione mediante tablet aziendale in dotazione al personale ferroviario, risultano precedentemente validati ed utilizzati su convogli diversi, quindi in sostanza dei duplicati autentici.
Giorni fa alla Stazione di Salerno, il personale di Protezione Aziendale del Gruppo FS ha segnalato agli agenti della Polizia Ferroviaria che nel corso dell’attività di controlleria a bordo di un treno regionale Caserta-Salerno erano stati controllati alcuni biglietti che all’atto della verifica elettronica risultavano
già essere stati utilizzati e convalidati su altri convogli. Gli operatori di polizia hanno proceduto al sequestro dei biglietti irregolari ed hanno sentito in merito i viaggiatori che ne erano stati trovati in possesso, i quali hanno riferito di aver regolarmente effettuato l’acquisto presso lo stesso negozio.
Il personale della Polfer ha raggiunto quindi l’esercizio commerciale e nel corso della successiva perquisizione ha trovato diversi titoli di viaggio stampati, analogamente a quelli segnalati, nella serata precedente e pronti per essere venduti. I tecnici delle ferrovie, giunti sul posto, ne hanno verificato l’autenticità, accertando che alcuni di essi risultavano già essere stati convalidati ed utilizzati a bordo di un treno, sebbene fossero ancora in vendita presso quel negozio. Il meccanismo truffaldino consisteva nello stampare due copie autentiche di ogni biglietto, vendendole entrambe. La duplicazione di biglietti garantiva ai gestori della rivendita un incasso parziale relativo alla vendita del primo biglietto convalidato, secondo la percentuale prevista dal contratto con Trenitalia, e l’incasso totale fraudolento dell’ulteriore copia che, sebbene autentica, risultava inutilizzabile e quindi falsa.
Il trucco messo in atto dai gestori nel tempo gli ha garantito incassi a nero a danno di Trenitalia e degli ignari clienti vittime del raggiro. Per questo motivo i due autori dei “falsi autentici” sono stati denunciati per il reato di falsificazione di biglietti di pubbliche imprese di trasporto ed il terminale elettronico utilizzato per l’emissione dei titoli di viaggio è stato sequestrato.
– Chiara Di Miele –