E’ un’amicizia storica legata dalla passione per la musica quella che ha unito negli anni il compianto Maestro Enzo Polito, venuto a mancare nell’ospedale di Polla, e il noto cantautore Don Backy con cui più volte l’artista di Sala Consilina aveva collaborato. Una notizia, quella della morte del Maestro, che ha lasciato l’amaro in bocca all’amico di sempre.
“Questa mattina Beppe, il mio nipotino, figlio di Enzuccio mio, mi ha telefonato – scrive Don Backy – Sentendo la sua voce, mi sono rifiutato di pensare al motivo di tale chiamata. Rare sono state le chiamate di Beppe, giustamente preso dalla sua giovane età e dal successo che gli sta arridendo e questa non poteva avere che una motivazione. Il suo caro papà. Sì, amici miei, Enzo purtroppo non ce l’ha fatta a superare un’ennesima volta i danni provocatigli in anni infiniti di dialisi e ultimamente per l’operazione al cuore che aveva lasciato ben sperare, considerando che si stava riprendendo bene e già dal secondo giorno era in piedi e camminava, sia pur con il tutore, tanto da far sperare in un miracolo dovuto anche alla sua grande forza di volontà e voglia di vivere. Purtroppo è volato nei verdi pascoli del cielo ed è entrato a far parte della grande band formata dagli angeli“.
Enzo Polito, grande musicista, polistrumentista e ottimo arrangiatore, oltre ad essere collaboratore in tanti anni di concerti insieme a Don Backy, era stato anche suo grande amico e compagno di storie di vita. “Avevamo ancora progetti da sviluppare e felici di poterci ancora ritrovare per stare insieme laddove lui amava stare, in quella sala d’incisione che tante gioie ci aveva dato nel mettere in pratica quello che ci stava a cuore, dare il massimo per il pubblico che sapeva apprezzare il nostro lavoro – continua il noto artista nel suo ricordo dell’amico Enzo -. Non so come procederò senza di lui, col quale la simbiosi era massima. A lui bastava uno sguardo, un sorriso, un cenno d’intesa, per comprendere quello che intendevo io, che poi realizzava mettendoci dentro tutta la passione e la competenza che gli era propria“.
“Gli ho voluto bene come a un fratello e i suoi ragazzi, da piccoli, mi chiamavano zio – conclude Don Backy – Sono vicino alla moglie Rosaria, ai figli Beppe e Francesco, ai suoi fratelli Gianfranco e Roberto, ai suoi musicisti, ai suoi allievi, che giustamente lo amavano, perchè Enzo non meritava altro che amore“.
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