Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro ricorda la figura illustre dell’avvocato Dario Incutti, principe del Foro salernitano, scomparso qualche giorno fa.
Incutti è stato tra i fondatori dell’Unione Camere Penali italiane. Da presidente della Camera Penale di Salerno, invitò nel 1982 i rappresentanti più autorevoli di 14 Camere Penali firmando ad Amalfi quell’atto che unì gli avvocati penalisti di tutto il Paese a cui, anche grazie alla sua spinta, adesso è dedicato il piazzale davanti alla Cittadella Giudiziaria.
Si era laureato con lode nel 1954 presso l’Università di Napoli ed ha sin da subito coltivato studi internazionalistici presso la Corte internazionale di Giustizia dell’Aja (nel 1954-1955), in Belgio e Francia (1957- 1959) presso organismi comunitari delle Cee, partecipando a congressi di giuristi in tutto il mondo, specialmente in quegli Stati.
Dario Incutti è stato “Maestro del Foro” per generazioni di avvocati. Ha partecipato a numerosi processi penali fra i quali la difesa dell’attore cinematografico americano William Berger, del boss Tommaso Buscetta imputato in traffico internazionale di stupefacenti, del contrammiraglio Antonio Di Salvo per il naufragio della nave Stabia, per l’omicidio del cittadino inglese Keith Newton a bordo della Fenicia nel porto di Ibiza e ancora come parte civile nel processo per il sequestro del banchiere Mario Amabile.
Forti i legami con l’avvocatura salese e lucana, che lo ricordano come avvocato di grande cultura e di fine oratoria.