Si è tenuto a Paterno, davanti a un nutrito e interessato uditorio, l’incontro dibattito sul tema “Sclerosi Multipla: terapie, ricerca e impegno” che ha rappresentato un importante momento di informazione e di confronto interamente dedicato alla malattia tra le più gravi del sistema nervoso centrale.
Cronica, imprevedibile, spesso invalidante, la Sclerosi Multipla, così come ha spiegato in maniera illuminata e illuminante il dottor Vincenzo Busillo, Direttore Responsabile di Neurologia e Neurofisiopatologia Centro Sclerosi Multipla dell’ospedale di Eboli, ha cause ancora sconosciute, probabilmente legate a una combinazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali.
Nel corso degli anni le cure si sono perfezionate ma, essendo una patologia autoimmune, non esiste una cura definitiva. Fondamentale, allora, attivare a vari livelli tutti quei processi di supporto, sensibilizzazione, inclusione. La manifestazione è stata l’occasione per la sottoscrizione da parte del sindaco di Paterno, Tania Gioia, della Carta dei Diritti delle persone con Sclerosi Multipla, patologie correlate, loro familiari e caregiver. La sottoscrizione, avvenuta alla presenza di Annalisa Marsicovetere dell’Aism di Potenza, ha rappresentato per il Sindaco motivo di orgoglio ma anche di assunzione di un impegno concreto.
“Sostenere la Carta è un atto essenziale di civiltà – sostiene il primo cittadino – e va nella direzione del riconoscimento di diritti fondamentali ai quali la politica deve saper dare forma e sostanza con atti, fatti, comportamenti concreti, buone pratiche. Come Sindaco e come Amministrazione siamo sensibili ai temi della fragilità, delle malattie, della sofferenza, della disabilità. Per noi le persone sono innanzitutto individui portatori di diritti, vissuti personali, istanze, bisogni, necessità e in quanto tali da sostenere, aiutare, tutelare. Collateralmente siamo e saremo sempre al fianco di associazioni come l’Aism che si spendono meritoriamente e concretamente per dare sostegno quotidiano alle persone affette dalla malattia”.
A chiudere il dibattito, dopo gli interventi dalla platea, la testimonianza toccante del Campione paraolimpico di getto del peso Nicky Russo. Una storia di grande insegnamento, fatta di conquiste e di progetti, di lavoro e di sacrificio, che vuole lasciare un messaggio forte e chiaro: la malattia non è un vicolo cieco senza uscita. La capacità e la voglia di cercare soluzioni e vie alternative per raggiungere gli obiettivi di giornata e del futuro devono rappresentare la cura più importante per fare in modo che gli ostacoli non si trasformino in limiti assoluti e invalicabili.