“Subito un incontro o sarà stato di agitazione”, con queste parole Csa Fiadel interviene in merito allo scioglimento della Polizia provinciale di Salerno.
La revoca ha ottenuto la scorsa settimana il voto favorevole della maggioranza in Consiglio provinciale, ora si attende di sapere il destino dei poliziotti in servizio. Durante l’assise l’opposizione ha abbandonare l’aula e non ha partecipato alla discussione ed al voto sul provvedimento. Il corpo di Polizia provinciale era stato istituito con delibera del Consiglio provinciale il 15 aprile del 1997 ed è stato sottoposto alla diretta responsabilità del Presidente.
“Ci ha lasciati sbalorditi. Dobbiamo stigmatizzare il silenzio istituzionale dell’Amministrazione provinciale e un’assenza assoluta di qualsiasi informativa quale presupposto per il corretto esercizio delle relazioni sindacali – commenta la revoca il segretario Angelo Rispoli – Con la scomparsa della Polizia provinciale cesseranno i labili controlli istituzionali demandati all’Ente a tutela del territorio, di fauna locale, trasporti privati, strade provinciali e dei compiti trasferiti all’Ente su tutta una serie di materie, tra cui i controlli ambientali e di supporto nell’ambito della pubblica sicurezza”.
Da qui alla richiesta di convocazione di un tavolo negoziale per la risoluzione del conflitto, con la vicenda rimessa anche all’attenzione del Prefetto a cui preannunciano lo stato di agitazione in caso di mancato riscontro alle richieste.
Da Rispoli un appello al presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri affinché intervenga convocando le parti e ripristinando le relazioni sindacali in un momento cruciale per la Provincia. “Si tratta di scelte rilevanti per il futuro dei dipendenti e dei servizi ai cittadini”.