Un fascio di palloncini bianchi sciolto e liberato nel cielo, a simboleggiare la purezza ed il candore di chi è andato via troppo presto, 17 croci bianche poste sulle scale del sagrato della chiesa dell’Immacolata, con attaccati pensieri ed immagini di tante giovani vittime di incidenti stradali ed alla base vasi bianchi di ciclamini dello stesso colore.
Nitide istantanee della “Giornata mondiale e nazionale del ricordo delle vittime della strada”, che a Scario è stata curata dall’associazione culturale “Dorothy Dream” e dall’Amministrazione comunale di San Giovanni a Piro. Un momento di ricordo e riflessione declinato attraverso una Santa Messa officiata dal parroco don Tonino Cetrangolo con la partecipazione dei sindaci Ferdinando Palazzo (San Giovanni a Piro), Giovanni Fortunato (Santa Marina) e Manuel Borrelli (Vibonati) e dei delegati Amerigo Pierro (Ispani) ed Andrea Mancuso (Torraca) oltre che del dirigente scolastico dell’IC “Teodoro Gaza” di San Giovanni a Piro Corrado Limongi e del vicesindaco Pasquale Sorrentino.
Sui banchi della chiesa alcuni parenti di giovani vittime della strada. In prima fila Pietrina Paladino, presidente dell’associazione Dorothy Dream ma soprattutto mamma di Maria Dorotea Di Sia, morta a soli 25 anni il 13 maggio del 2014.
“Un mondo accelerato porta ad una vita accelerata fino al tentativo di bruciarla – ha sottolineato nella sua omelia don Tonino Cetrangolo – In una sorta di metafora della vita spirituale, concentrarsi sulla guida è come concentrarsi sulla propria missione e non bisogna distrarsi perché ogni distrazione è pericolosa in questo tempo”.
“Una serata preparata nel migliore dei modi in ricordo dei nostri ragazzi – aggiunge Pietrina Paladino – Vogliamo promuovere la sicurezza sulle strade partendo dai giovani. C’è tanto da fare e dobbiamo farci ascoltare, innanzitutto come genitori. Andremo avanti senza fermarci”.
Al termine della Santa Messa, dopo che sono stati letti i nomi di una trentina di giovani vittime, il vicesindaco di San Giovanni a Piro ha consegnato alla madre di Dorotea Di Sia il cartello “Resta sulla buona strada”.
“Si tratta di una campagna mirata a educare ed a rendere consapevoli le nuove generazioni – dichiara Pasquale Sorrentino – ed ha un senso laddove si rivolge alla popolazione scolastica per far capire quanto sia importante il dono della vita e come quest’ultima vada preservata. Il nostro impegno, però, deve essere anche sul piano normativo, perché è evidente che le famiglie debbano essere assistite di più al meglio. Occorrono certezza delle procedure legali e pene più chiare. Il passaggio simbolico di questo cartello è l’inizio di una campagna che si rivolgerà agli alunni delle medie e verrà condotta gomito a gomito da scuola, docenti, Comune, Dorothy Dream e tutte le associazioni che vorranno aderirvi”.