I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Viggiano questa mattina a Paterno hanno eseguito quattro misure cautelari degli arresti domiciliari a carico di altrettanti cittadini del posto gravemente indiziati dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in applicazione di un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Potenza. Un’ulteriore misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è stata adottata nei confronti di un quinto giovane di Paterno e non è stata applicata a causa della momentanea irreperibilità di quest’ultimo.
I provvedimenti cautelari arrivano dopo un’articolata attività d’indagine intrapresa in seguito alla morte per overdose di un giovane di Tramutola nell’ottobre del 2015, avallano la ricostruzione investigativa operata dai Carabinieri della Compagnia di Viggiano e coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza e provano numerosi episodi di spaccio di eroina, metadone e hashish nel periodo tra l’ottobre del 2015 e l’aprile del 2016.
Il metadone, in particolare, era ricevuto dal SERT per fini terapeutici ed in seguito ceduto per procacciarsi denaro destinato poi ad approvvigionamenti di droga più significativi. Era la città di Taranto la piazza di rifornimento, mentre numerosi giovani della Val d’Agri i clienti abituali dei pusher.
Durante le attività di perquisizione eseguite presso il domicilio di uno degli indagati sono stati ritrovati anche un proiettile per arma comune da sparo calibro 7.65 e un paio di manette, entrambi sequestrati.
– Chiara Di Miele –