Un nuovo sbarco di migranti, il ventiduesimo, è avvenuto questa mattina al porto di Salerno. La nave militare spagnola Cantabria con a bordo 402 migranti è approdata alle 9.10 al Molo 3 Gennaio. 259 uomini, 116 donne di cui 9 incinte e 52 minori non accompagnati.
A bordo della nave 26 salme di donne morte a largo della Libia dove il 3 novembre è affondato un gommone che trasportava migranti in Italia. 9 salme verranno seppellite a Salerno, mentre le altre raggiungeranno cimiteri della provincia, tra cui 2 a Sala Consilina, 1 a Polla,1 ad Atena Lucana, 1 a Sassano, 1 a Montesano, 1 a Petina e 1 a Novi Velia.
Non si registrano criticità sanitarie tra i migranti.
“Piange il cuore per le sorti di queste 26 donne morte a mare, umanamente è una strage – dichiara il Prefetto di Salerno, Salvatore Malfi – Si tratta di uno sbarco terribile ed è difficile da gestire, infatti è presente anche il Procuratore Luca Masini per le indagini legali del caso. Ringrazio gli amministratori del territorio che rispondono sempre in caso di necessità“.
I profughi provengono da Mali, Egitto, Palestina, Gambia, Camerun, Angola, Senegal, Sudan, Siria e 179 dalla Nigeria.
I migranti dopo il controllo medico vengono trasferiti momentaneamente al campo di accoglienza allestito nella zona industriale di Salerno per l’identificazione e fotosegnalazione. Nelle prossime ore andranno nei centri di accoglienza, tra cui 72 in Campania, tutti i minori non accompagnati e le donne incinte resteranno a Salerno, 80 in Lombardia, 30 in Lazio, 50 in Emilia Romagna, 50 in Piemonte, 40 in Veneto, 40 in Puglia e 40 in Toscana.
Le operazioni di sbarco sono iniziate con la discesa dei cadaveri effettuata con le gru presenti sulla nave. Sui cadaveri verrà effettuato un primo esame esterno per capire se sono state vittime di violenze e abusi, per poi procedere con l’identificazione momentanea attraverso un numero per ognuno di loro. A bordo anche i parenti delle donne decedute che nelle prossime ore saranno ascoltati per avere maggiori dettagli della tragedia.
Durante le operazioni di sbarco sono stati fermati 5 uomini provenienti dal Nord Africa e portati in Questura perché sospettati di essere scafisti.
– Rosanna Raimondo –