Dopo cinque anni nessun migrante sarà ospite a Sasso di Castalda, almeno per il momento. La Prefettura di Potenza, infatti, ha disposto la chiusura del CAS, il Centro di Accoglienza Straordinario, operativo nel borgo La Manca da maggio 2014. Una disposizione che si è resa necessaria dopo che la società che gestisce il centro non ha aderito alla proroga tecnica per la struttura di Sasso di Castalda, che era nata come un borgo albergo.
Quindi domani mattina i 22 migranti ospitati verranno trasferiti in altri nove Centri di Accoglienza, situati in sei Comuni del potentino. Quattordici saranno ospiti in tre centri a Potenza, uno a Lavello, tre a Chiaromonte, uno a Paterno, due a Viggianello e uno a Barile. I migranti che non accetteranno di trasferirsi, dalle ore 9.30 di venerdì mattina, riceveranno il provvedimento di revoca dell’accoglienza dalla Prefettura.
Sasso di Castalda è un Comune noto in Basilicata per il modello di accoglienza, e non è affatto un paese razzista.
“Siamo disponibili all’accoglienza e all’integrazione dei migranti, ma – ha sottolineato il sindaco Rocchino Nardo – come ho sempre sostenuto, siamo disponibili ad ospitare famiglie e bambini, nel numero di 20 persone, come da accordo tra vari Enti sottoscritto nel 2015. Siamo a favore dell’accoglienza e non nel borgo La Manca, dove intendiamo sviluppare l’area come borgo albergo“.
A Sasso resteranno solo alcuni migranti, che non fanno parte dei 22 ospiti della struttura, ma che hanno avuto il permesso di soggiorno e lavorano, essendo anche ospiti di abitazioni private.
– Claudio Buono –